G8, due condannati non si trovano più
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G8, due condannati non si trovano più

Francesco Puglisi e Vincenzo Vecchi non si trovano. I due condannati in via definitiva dalla Cassazione per i fatti del G8 di Genova sono irreperibili.

G8, due condannati non si trovano più
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15 Luglio 2012 - 23.07


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Francesco Puglisi e Vincenzo Vecchi non si trovano. I due condannati in via definitiva dalla Cassazione per le manifestazioni del G8 di Genova, a 15 e 13 anni, sono irreperibili.

Le forze dell’ordine che hanno avuto l’incarico di eseguire l’ordine di carcerazione non hanno ancora rintracciato i due. Sabato la Procura Generale di Genova ha emesso oggi gli ordini di carcerazione relativi alla sentenza della Corte di Cassazione nei confronti dei dieci ‘no global’ condannati per i fatti riguardanti il G8 di Genova 2001. Scattano le manette immediate per quattro di loro: Alberto Funaro, condannato a 10 anni; Vincenzo Vecchi a 13 anni; Marina Cugnaschi a 12 anni e 3 mesi; Francesco Puglisi a 15 anni.

Per Vecchi, Cugnaschi e Puglisi vi sarà comunque uno sconto di pena compreso tra i 9 e i 12 mesi per l’annullamento della condanna di detenzione di molotov, ma scatta comunque la carcerazione immediata. Da chiarire la posizione della quinta condannata a titolo definitivo, Ines Morasca, che ha avuto 6 anni e 6 mesi. La donna, fidanzata con un altro imputato (Dario Ursino, per il quale ci sarà un nuovo processo), ha da poco dato alla luce una bambina, per questo nei suoi confronti l’esecuzione della pena potrebbe essere temporaneamente sospesa. Gli altri cinque imputati del processo in Cassazione restano invece in libertà, in attesa di affrontare un nuovo giudizio, ma solo per la “riponderazione” dell’attenuante di “aver agito in suggestione della folla in tumulto”: Carlo Arculeo, che in appello aveva avuto 8 anni; Antonino Valguarnera, 8 anni; Luca Finotti, 10 anni e 9 mesi; Carlo Cuccomarino, 8 anni e Dario Ursino, 7 anni. Per tutti (condannati e imputati) 3 anni di pena sono comunque coperti dal condono.

Quella della Cassazione è stata “una pronuncia poco coraggiosa”, basata su un reato, quello di “devastazione”, che risale ai tempi del fascismo e al Codice Rocco: questo il commento dell’avvocato Laura Tartarini, il legale di uno degli imputati condannati dalla Cassazione per i fatti del G8 di Genova del 2001. Il suo assistito, Francesco Puglisi, è l’imputato che ha avuto la condanna più alta, 15 anni (ma avrà diritto a uno sconto di pena di alcuni mesi per l’annullamento della condanna di detenzione di molotov). “Sinceramente – ha commentato l’avvocato Tarantini – speravo che ci fosse più distanza emotiva da parte della Corte sui fatti contestati. Se ci facciamo caso, siamo di fronte a imputati cui non erano contestati reati contro persone, ma contro cose”. L’avvocato Tartarini, così come altri difensori, aveva chiesto un declassamento del reato a semplice danneggiamento. I giudici invece, come chiesto dal Pg, Piero Gaeta, hanno accolto la richiesta di condanna per ‘devastazione’.
Decine di giovani aderenti all’area anarchica ed antagonista hanno scandito slogan e espresso solidarietà a Alberto Funaro, destinatario di un ordine di carcerazione per i disordini avvenuti nel G8 di Genova del 2001, che oggi si è presentato alla Questura di Roma, accompagnato dal suo avvocato. Funaro, 44 anni, è stato condotto nel carcere di Rebibbia dove dovrà scontare 6 anni e quattro mesi.

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