Nel messaggio inviato alla commemorazione promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati a Palermo in occasione del 20° anniversario del tragico attentato in cui morirono Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, il Presidente Napolitano ha detto: «Chi ha inquinato la ricostruzione della vicenda giudiziaria sulla strage di via d’Amelio che costò la vita a Paolo Borsellino deve essere punito perchè si giunga alla rivelazione degli errori». E ancora: «La contraffazione della verità è stata un umiliazione per tutti noi che rappresentiamo lo Stato democratico. Si sta lavorando, si deve lavorare senza sosta e senza remore per la sanzione di errori ed infamie che hanno inquinato la ricostruzione della strage di via D’Amelio». Per giungere alla verità sulla trattativa Stato-mafia «è importante scongiurare sovrapposizioni nelle indagini, difetti di collaborazione tra le autorità ad esse preposte, pubblicità improprie e generatrici di confusione».
Napolitano ha ricordato di aver sempre agito con «linearità, imparzialità e severità», riferendosi ancora alle indagini sulla mafia e sulla presunta Trattativa con lo Stato. «Su ciò deve vegliare tra gli altri il Presidente della Repubblica, cui spetta presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura: e deve farlo, come in questi anni ha sempre fatto, con linearità, imparzialità, severità».