Anche le vicende di cronaca che giungono dalle Olimpiadi confermano quando segue. Il mercato nero illegale di farmaci,
stupefacenti e praticamente ogni altro bene su Internet non
conosce crisi, anzi: secondo uno studio della Carnegie Mellon
University il volume d’affari di Silk Road, il sito principale
di questi scambi, ha raggiunto i due milioni di dollari al mese.
La ricerca, pubblicata sul sito Arxiv.org, è riuscita a
tracciare tramite un programma informatico la compravendita di
24 mila beni sul sito, che funziona con la rete parallela Tor,
completamente anonima e irrintracciabile, e utilizza i bitcoin,
una moneta virtuale comune anche nel mercato ‘legale’ sul web.
La sostanza più venduta è la marijuana, che copre il 13,7%
delle vendite, ma vanno forte anche i farmaci con prescrizione
(7,3%), cocaina, eroina e anfetamine. Il sito dà la
possibilità di vendere qualsiasi cosa senza controllo, fatta
eccezione, secondo quanto si legge nella homepage, per oggetti
rubati, informazioni personali, beni legati alla pedofilia,
omicidi su commissione e armi, anche se queste ultime sono
disponibili sul portale gemello ‘The Armory’.
L’analisi è
riuscita anche a stabilire il ‘gradimento’ dei clienti, che è
superiore al 97%: “Il numero di venditori sul sito – spiega
Nicholas Christin, uno degli autori – è passato dai 300 di
febbraio a più di 550, con vendite totali di 1,9 milioni di
dollari al mese (1,5 milioni di euro), generando una commissione
per il sito di oltre 6mila dollari al giorno”.