Il partito repubblicano, sull’aborto, sceglie la linea dura. Cioè niente sconti alle donne stuprate, il vero pro-life non guarda in faccia a nessuno, dunque non all’aborto sempre. E’ quanto prevede il programma della Convention repubblicana di Tampa che conferma la messa al bando di ogni interruzione volontaria della gravidanza, senza eccezione alcuna. Ovvero si boccia l’aborto anche se il concepito e’ la conseguenza di uno stupro.
Secondo la Cnn, ma anche altri media Usa, malgrado lo scandalo che e’ seguito alle parole di Todd Akin sullo ‘stupro legittimo’, il Grand Old Party abbraccia la linea oltranzista, seguita da Paul Ryan. L’ennesima marcia indietro da parte di Mitt Romney che in passato aveva detto di essere d’accordo con l’aborto solo in caso di violenza sessuale. L’oltranzismo delle posizioni dei repubblicani sulla materia prpotrebbe però provocare qualche serio guaio alla campagna di Mitt Romeney. Molti osservatori sostengono infatti che tale linea potrebbe alienare dalla destra molti voti delle donne indipendenti. E rendere ancora piu’ aspra quella che da mesi viene definita la ‘Guerra per le donne’, tra Mitt Romney e Barack Obama.
Sul piano sociale il candidato alla vicepresidenza dei repubblicani, Paul Ryan, propone lo smantellamento della riforma sanitaria di Obama che compie i primi passi in direzione di un’assistenza sanitaria per tutti a cominciare dalle fasce sociali più deboli, quindi la coppia Romney-Ryan punta altresì a cancellare storici punti fermi del welfare americano come il Medicare, il programma di assistenza sanitaria rivolto ai pensionati e alle persone anziane indigenti.
Senza contare le questioni fiscali dove, in nome in un neoliberismo selvaggio, la proposta repubblicana è quella di tagliare le tasse solo ai ceti sociali più ricchi. Una sequela di iniziative che alla fine ha spaccato anche la Chiesa cattolica. Le suore degli Stati Uniti, da tempo sottoposte alla pressione del Vaticano per le posizioni giudicate troppo progressiste sul piano sociale, dei diritti sociali nonché in campo bioetico, stanno contestando duramente le proposte dei repubblicani e hanno lanciato in questo senso una campagna pro-democratici.Un gruppo di loro ha percorso il Paese contestando le proposte di tagli sociali dei repubblicani, si tratte delle “Nuns on the bus”. Ma la stessa Conferenza episcopale degli Usa è stata costretta a criticare il piano Ryan giudicandolo come “moralmente indifendibile”, “un tradimento del principio cattolico della solidarietà”.