Padre Giancarlo Bossi, il missionario che nel 2007 era stato rapito a Mindanao, nelle Filippine, è morto stanotte all’età di 62 anni in una clinica di Rozzano sul Naviglio nel milanese.
Da oltre un anno, informa l’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere, AsiaNews, padre Bossi era malato di tumore ai polmoni. In Italia e nel mondo, padre Bossi era divenuto noto quando nel giugno del 2007 era stato rapito, per 40 giorni, da un gruppo di miliziani musulmani a Mindanao nelle Filippine, la sua terra d’adozione dove ha prestato servizio missionario per 32 anni.
Dopo la liberazione, il missionario aveva incontrato il Papa in occasione dell’Agorà, il raduno dei giovani a Loreto del 2007. A Mindanao, per tutti, cristiani e musulmani, padre Bossi era il “gigante buono”: la sua imponente statura, infatti, era direttamente proporzionale all’amore per il prossimo, senza distinzione di credo.