Padova, spunta l'avvocato dei casi mediatici

La storia di Ludovico, bimbo di Padova strappato alla mamma dopo 5 anni di sentenze non eseguite, continua a sollevare polemiche. E strumentalità difensive sospette.

Padova, spunta l'avvocato dei casi mediatici
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15 Ottobre 2012 - 15.33


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Un giornalista serio come Tiberio Timperi commenta su Globalist la vicenda traumatica del bimbo di Padova e lui, padre separato e vicino personalmente a drammi simili, pone con chiarezza e onestà una serie di osservazioni critiche sull’attuale legislazione in materia di affido genitoriale condiviso. Titolo forte (della redazione), “Tragedia commediante, sindrome mammismo”. Migliaia di letture e decine e decine di commenti. Consensi, dissensi e molti insulti che cercano di riesumare vicende personali. La polizia di Padova, svillaneggiata da mezzo mondo attraverso un filmato -guarda caso- girato al momento del fatto, chiede di poter esibire anche il suo di filmato in cui risulterebbe evidente la commedia provocatoria messa in scena dei familiari della madre che nel primo filmano sentiamo urlanti, a incentivare il terrore e il trauma del bimbo conteso.

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Ma non è una novità. In attesa di chiarimenti terzi e non strumentalizzati, alcuni precedenti di drammi simili scagliati in Tv per regolare partite tra parti adulte in conflitto, sempre soltanto a danno del bimbo conteso. Quasi una stessa regia. Certamente, lo stesso avvocato, Andrea Coffari. Dal sito dirittominori.com leggiamo. «La prima cliente di Coffari che tenta la strada mediatica appare su Rai1 (Storie Vere, 22/5/12, “Possiamo difenderci dall’uomo nero?”). La donna ha denunciato per pedofilia i nonni paterni. Alla fine i tre figli vengono collocati presso i nonni paterni, e lei li vede in incontri protetti». Scegliamo volutamente di omettere le contro valutazioni delle parti per attenerci alla sola sentenza. Chi vuole può approfondire attraverso il sito citato e leggendo il blog del parlamentare Idv Stefano Pedica.

La seconda madre che tenta la strada mediatica appare su Canale 5 (Pomeriggio 5, 28/9/2012). La donna ha denunciato per pedofilia l’ex marito, dopo essersi rivolta anche in questo caso al centro Hansel e Gretel. Tuttavia, la perita incaricata come Ctu dal Tribunale riporta invece che «la madre ed il contesto materno alimentano gli aspetti suggestivi ed induttivi presenti soprattutto nei confronti di un’immagine negativa del padre», «la madre lo coinvolge e lo travolge con un angoscia incontenibile che lo destabilizza fortemente», «vi è una forma di attaccamento insicuro tra il bambino e la madre che non consente al bambino di separarsi serenamente da lei». E così il bambino viene protetto dalla madre mediante l’allontanamento e vengono attivati incontri protetti.
Vicenda simile, stesso legale.

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Della terza cliente di Coffari ormai sappiamo tutto. Non sapevamo soltanto di una certa predisposizione difensiva all’uso del mezzo audiovisivo, peraltro ben dimostrato dalle immagini choc di Padova che hanno fatto piangere e indignare mezza Italia. Di Ludovico ha parlato la trasmissione “Chi l’ha visto” (Rai3) del 10/10/12 in occasione dell’allontanamento dal figlio, effettuato da una scuola elementare di Cittadella. Il resto è buio. Certo per il bimbo, per l’assenza di una reale volontà terza di cercare la soluzione migliore che servisse a difendere il diritto del bimbo a godere di entrambi i genitori. Comunque, tanto per stare in questa tradizione televisiva della tragedia infantile che fa spettacolo, questa sera a Porta a Porta alcuni dei personaggi che noi abbiamo citato saranno protagonisti. Mancherà il plastico, ma di un altro delitto si tratta.

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