Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, si lamenta del fatto che all’Aquila è tutto fermo? Gabrielli risponde: «Ci sono molte cause, ma anche il territorio ha le sue responsabilità. Io ho visto un territorio, quello emiliano, molto diverso dalla mia esperienza aquilana. E’ sempre facile dare le responsabilità ad altri, a chi sta fuori». Così il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli intervistato da Radio Capital.
«C’è in alcune comunità un attivismo, una voglia di fare, che sono insiti. La differenza, storicamente, in Italia, non la fa la quantità di denaro destinato agli aiuti, ma la capacità di progettualità di ogni singolo territorio. E gli emiliani – conclude Gabrielli – hanno reagito meglio».
[b]CIALENTE, GABRIELLI SBAGLIA[/b] – «La tragedia dell’Aquila si chiama governance e burocrazia». Immediata la replica del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, a Capital All News.
«Altro che volontà e progettualità del territorio – ha aggiunto il primo cittadino – Colpa di un Governo e di tutto un meccanismo che ha creato una governance in cui gli enti locali non avevano alcun ruolo. Da aprile al primo febbraio 2010 siamo passati dal potere assoluto della Protezione civile a un regime di commissariamento, in cui la stessa organizzazione escludeva completamente un ruolo degli enti locali». Il sindaco respinge dunque tutte le critiche perché, spiega, «Gabrielli ha perso la capacità di avere notizie sulla situazione aquilana, noi abbiamo dovuto inventare come ricostruire. Le città vanno ricostruite dai cittadini non da un potere commissariale».
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