Coldiretti: questo Natale meno sprechi in tavola
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Coldiretti: questo Natale meno sprechi in tavola

Nove italiani su dieci sono rimasti a casa per il cenone e per il pranzo di Natale, spendendo 2,5 miliardi di euro. Più attenzione agli sprechi, anche a causa della crisi.

Coldiretti: questo Natale meno sprechi in tavola
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26 Dicembre 2012 - 11.58


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Per il tradizionale cenone della vigilia e il pranzo di Natale nove italiani su dieci sono rimasti a casa con parenti o amici spendendo circa 2,5 miliardi di euro, il 10 per cento in più rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Swg dalla quale si evidenza che in più di una tavola su cinque (21 per cento) non è avanzato proprio niente anche per effetto della crisi che ha
spinto gli italiani a contenere gli sprechi; in un altro 54 per cento delle famiglie italiane la quantita’ di cibo avanzata è comunque ridotta o modesta.

«La tendenza a ridurre gli sprechi da parte degli italiani è forse l’unica notizia positiva della crisi in una situazione in cui in Italia sono aumentate del 9 per cento le persone costrette a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case» ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Gli italiani indigenti che hanno ricevuto pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit che
distribuiscono le eccedenze alimentari hanno raggiunto – sottolinea l’associazione – quasi quota 3,7 milioni, il massimo dell’ultimo triennio, secondo la relazione sul “Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2012”, realizzata dall’Agea.

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L’attenzione alla riduzione degli sprechi sulle tavole del Natale si è manifestata secondo l’indagine Coldiretti/Swg con una spesa più oculata nel 34 per cento dei casi e nella maggioranza dei casi utilizzando quello che avanza nei giorni successivi magari combinando altre ricette. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare – continua la Coldiretti – un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente
caramellata per diventare un ottimo torrone mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme.

Recuperare il cibo è una scelta che – conclude la Coldiretti – fa bene all’economia e all’ambiente con una minore produzione di rifiuti in un momento come le festività di Natale in cui peraltro c’è una maggiore disponibilità di tempo libero e sono in molti a cogliere l’occasione per dedicare un po’ più di
tempo ai fornelli.

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