Anonymous hackera il sito del Mit per vendicare Swartz
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Anonymous hackera il sito del Mit per vendicare Swartz

Un messaggio sul sito del Massachussets Institute of Technology: "L'azione della magistratura è stata grottesca". Sito in tilt.

Anonymous hackera il sito del Mit per vendicare Swartz
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14 Gennaio 2013 - 17.46


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Il sito è andato rapidamente fuori uso “out of denial” oggi pomeriggio: c’era da aspettarselo che gli attivisti di Anonymus volessero vendicare la morte di Aaron Swartz – il “piccolo genio” dell’elettornica che rischiava 30 anni di carcere – attaccando un qualche luogo istituzionale americano.

Di mezzo c’è andato il mitico Mit. Era fruttando le sue reti che Swartz era riuscito a mettere a segno, due anni fa, il “colpo del secolo” che lo aveva anche portato di fronte al severo giudizio della magistratura: l’accusa era di aver rubato diversi milioni di file appartenenti al Mit e conservati da un archivio privato, il Jstor. In realtà Aaron non aveva rubato un bel nulla, aveva soltanto modificato le Ip dei suoi computer per scaricare più documenti di quanto permesso.

Ma la sua storia doveva diventare un “caso esemplare”. E così sul ventiseienne si erano scaricate due prospettive, niente affatto entusiasmanti: galera, anche se si fosse arrivati a un patteggiamento. E le carissime spese legali. Aaron ha preferito farla finita, impiccandosi nella sua casa di Brooklyn.

La sua famiglia ha subito denunciato “l’atteggiamento criminale della magistratura”. E il Mit, “nido” di menti intelligenti, non ci ha certo fatto una bella figura. Di qui l’attacco informatico. E il messaggio che è apparso sulla homepage del sito: ”Se il governo ha contribuito o meno al suo suicidio, l’azione della magistratura contro Swartz e’ stata una grottesca ingiustizia, una distorsione perversa della giustizia per cui Aaron si batteva”.

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