Roma, mezzi dell'Atac fermi. L'azienda: decisione della magistratura
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Roma, mezzi dell'Atac fermi. L'azienda: decisione della magistratura

Il consigliere regionale, Fabrizio Santori: uno sperpero alla faccia dei contribuenti romani. La precisazione: Vetture oggetto di custodia giudiziaria.

Roma, mezzi dell'Atac fermi. L'azienda: decisione della magistratura
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23 Aprile 2014 - 15.27


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“A Roma si discute sui tagli e anche sui licenziamenti in Atac, ci chiediamo però se il management di Atac abbia provveduto a un accurato controllo di gestione se, a quanto ci narrano foto inequivocabili, scattate al deposito di Grottarossa, giacciono numerose automobili di servizio, tra cui alcuni furgoni, fermi da tempo. Un vero e proprio sperpero alla faccia dei contribuenti romani”. Così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, nel rendere note alcune foto sulle automobili ferme al deposito di Grottarossa.

“Abbiamo motivo di immaginare che lo sperpero non sia legato all’acquisto delle stesse, che già di per sé risulterebbe grave, ma ad eventuali contratti di leasing siglati da Atac con i fornitori delle autovetture. Sotto il profilo economico si tratta quindi di costi che l’azienda periodicamente sostiene per vedere inutilizzati questi mezzi. Ci chiediamo se Atac abbia deciso almeno di donarli ad associazioni di volontariato o utilizzarli per il trasporto dei disabili che in alcuni municipi non hanno alcun servizio a loro disposizione. Ci chiediamo, come farebbe un qualsiasi cittadino, le ragioni che hanno spinto l’azienda a fornirsi di queste autovetture, poi rivelatesi nel tempo completamente inutili. Spero che Marino, dopo le dimissioni dell’assessore Morgante, si ponga anche questo genere di problemi. Porre un tetto agli stipendi dei manager pubblici significa anche aumentarne l’efficienza attraverso una presa in carico effettiva di responsabilità nell’utilizzo di fondi pubblici. Anche perché dopo lo scandalo dei bus elettrici e degli sprechi nei depositi di Trastevere e di Montesacro, Atac non finisce mai di stupirci”.

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Questa la risposta dell’azienda. “In relazione a notizie di stampa, Atac precisa che le vetture e i furgoni fermi al deposito di Grottarossa, sono oggetto di custodia giudiziaria, così come stabilito dalla magistratura chiamata a regolare un contenzioso aperto fra Atac e una ditta fornitrice. Nelle more, infatti, è stato stabilito che Atac dovesse custodire tali vetture, senza poter procedere né alla vendita né al loro utilizzo. L’azienda di recente ha nuovamente sollecitato, tramite i propri legali, la definizione del contenzioso per arrivare a una decisione definitiva sulla sorte di questi veicoli. Atac infine sottolinea di aver avviato con successo l’internalizzazione di alcune attività proprio evitare il ripetersi di criticità come quelle registrate: importante in tal senso la ripresa del servizio di trasporto svolto con i minibus elettrici, che è stato recentemente riattivato proprio grazie alle decisioni prese dall’azienda”.

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