La Grecia si appresta a vivere quella che sembra la migliore stagione turistica degli ultimi dieci anniLe cifre parlano da sole e per la prima volta la penisola ellenica in questa stagione aspetta l’arrivo di più di 21 milioni di ospiti. Si tratta di un aumento del dieci per cento rispetto all’anno 2013, che già fece segnare un record e questo da stimare che gli utili derivanti dal turismo raggiungeranno almeno i 13 miliardi di euro, secondo i calcoli della Federazione delle imprese turistiche greche(SETE).
Il turismo di questa estate dovrebbe essere ancora l’ ancora di salvezza dell’economia greca ma purtroppo sembra anche che alcuni albergatori stiano vedendo in questo afflusso di massa anche la possibilità per rifarsi troppo rapidamente delle perdite degli anni scorsi, e stanno aumentando i prezzi delle stanze, soltanto a luglio infatti i prezzi dei pernottamenti in albergo sono aumentate del 13,5 per cento rispetto allo scorso anno, calcola il portale di viaggi on line “Trivago” .
ll presidente di SETE, Andreas Andreadis, cerca di relativizzare le cose: “I prezzi degli hotels sono determinati da domanda ed in media gli aumenti sono contenuti entrola cifra singola aumento dei prezzi sono in media prima di trasferirsi in territorio singola cifra – dice – anche se non si può escludere che alcuni albergatori delle principali mete turistiche della Grecia , come per esempio Mykonos o Santorini,gli abbiano aumentati in misura più sensibile”. Anche nella capitale Atene, quest’annoi prezzi probabilmente aumenteranno in modo significativo , continua Andreadis. Ma si deve ricordare che l’anno scorso a causa dela crisi erano scesi scesi del 50 per cento.
Il turismo rappresenta quasi un quinto del prodotto interno lordo greco e l’anno scorso é stato proprio grazie al turismo che la Grecia per la prima volta dal 1948 ha avuto un saldo economico positivo, e la coalizione di governo guidata dal primo ministro conservatoreAntonis Samaras usa queste cifre per dimostare che il paese vede l’uscita dal tunnel. Ai primi di giugno, il ministro del Turismo Olga Kefalogianni ha enfaticamente avvertito del pericolo di crescita dei prezzi degli hotel: in gli ultimi anni di crisi la Grecia dovrebbe invece mantenere prezzi bassi e diventare ancora più competitiva, dice. Anzi, secondo i media greci il primo ministro Samaras é personalmente intervenuto presso le imprese turistiche in questo senso.
“Io non so se questo sia davvero avvenuto – continua Adreadis – ma la nostra posizione é che i prezzi del mercato si regolamentano da soli : l’offerta turistica in Grecia non esclude un piccolo numero di offerenti che potrebbero creare un cartello, ma sono molte di più le aziende in concorrenza tra loro. Inoltre, non c’è niente di cui lamentarsi nel rapporto tra prezzo e servizio.
Secondo le stime dei lavoratori del turismo, il maggior numero di turisti in Grecia quest’anno sarà rappresentato da tedeschi con una previsione di 2,7 milioni di ospiti, seguiti dagli inglesi e russi, che in più di un milione l’anno scorso hanno visitato l’Ellade. I russi spendono una media di quasi 100 euro al giorno, per la gioia dell’ accoglienza greca.
Come influiranno sull’arrivo dei turisti russi la crisi in Ucraina e la la svalutazione del rublo? Il direttore del portale economico “Capo capital.gr”, Nikos Chryssikopoulos ritiene la crisi non ostacolerà i ricchi russi che vogliono venire in Grecia ma potrebbe riflettersi nel turismo di massa. Si prevede quindi che ci saranno meno di ospiti russi, e comunque saranno inferiori i guadagni provenienti da loro.
Per evitare che questo accada l’Unione delle imprese turistiche greche ha predisposto campagne promozionali: “Al fine di compensare l’inflazione, per i russi che pagano le vacanza in rubli abbiamo dovuto offrire uno sconto”, dice ancora Andreadis, aggiungendo che la soluzione é stata necessaria per garantire alla Grecia quote di mercato a lungo termine.
