"Grexit", la Ue si fa cauta
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"Grexit", la Ue si fa cauta

Dopo le pesante dichiarazioni dei giorni scorsi che potevano prefigurare interferenze i toni di Bruxelles si fanno più cauti e adesso si punta a trattare con "Siryza"<br>

"Grexit", la Ue si fa cauta
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redazione Modifica articolo

8 Gennaio 2015 - 20.59


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Le dichiarazioni incrociate di parlamentari tedeschi ed alti rappresentanti dell’Unione circa le imminenti elezioni greche e la possibilità che il Paese decida di uscire dal sistema dell’euro hanno decisamente passato il segno, fino a delineare un vero e proprio caso di ingerenza negli affari interni dell’Ellade. Sarà anche per questo che il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, adesso tiene a sottolineare che ” i greci potranno scegliere liberamente scegliere il loro prossimo leader e nom esiste alcun appello a votare in un modo o nell’altro”. Anzi, Moscovici aggiunge che la Commissione potrebbe cooperare con il leader di “Siryza” Alexis Tsipras se il suo partito vincerà le elezioni, e che è stato trovato un terreno comune di confronto.

Nel frattempo, però,commentando la possibilità di una uscita della Grecia dalla zona euro il presidente del Parlamento europeo Martin Schulzha detto: “Non c’è assolutamente alcun motivo di discutere di questo tema”. In un’intervista con la stazione TV tedesca ZD, Schulz ha aggiunto: “La Grecia è un membro della zona euro e credo che lo rimarrà “, aggiungendo che se SYRIZA vincerà le elezioni dovrà governare con altri partiti e si trioverà costretta ad annacquare le sue richieste circa la zona euro.

“Invece di parlare di una possibile “Grexit” dovremmo concentrarci sulla soluzione del problema degli investimenti che ci troviamo a dover affrontare in Grecia e in altri Paesi “, dichiara intanto al “New York Times ” Guy Verhofstadt, capo del gruppo liberale al Parlamento europeo.I funzionari di Bruxelles continuano a ripetere che l’appartenenza alla zona euro è “irrevocabile”. “L’euro è qui per restare”, dice il portavoce della Commissione europea, Annika Breidthardt.[b]

Gli ultimi commenti de funzionari europei arrivano solo pochi giorni dopo che [b]Wolfgang Schäuble, il ministro delle Finanze tedesco, ha avvertito la Grecia che “se prende un’altra strada tutto diventerà sarà difficile, qualsiasi nuovo governo dovrà attenersi agli accordi firmati dal suo predecessore. In soprannumero, il ministro dell’economia tedesco Sigmar Gabriel ha detto:” Non siamo vulnerabili al ricatto. Ci aspettiamo da parte del governo greco a prescindere da chi lo formerà che gli accordi presi con la UE saranno rispettati. “

Man mano che le elezioni greche si avvicinano, insomma, salgono la preoccupazione europea e la temperatura delle Borse: tuttii i sondaggi danno per vincente il 25 gennaio a coalizione della sinistra adicale “Syriza” e gli alleati europei stanno cominciando a fare i conti col fatto che Alexis Tsipras è il vincitore più probabile probabile. Ed anche se “Siryza” dovrà fornare una coalizione di governo con qualche altro partiti, essendo molto improbabile che raggiunga la maggioranza assoluta, Tsipras e istituti di credito della Grecia non dovrebbero compromettere il debito del Paese, le misure di austerità richieste dai creditori e le future esigenze di finanziamento.

Tutto questo deve avere consigliato ai vari rappresentanti europei di calare i toni e di smetterla almeno per il momentoc on l’abituale atteggiamento del ditino alzato. Il messaggio che parte da Bruxelles sembra dire: non tutto è perduto, affidiamoci alle trattative.

Fonte: Agenzie

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