Il magistrato ucciso è il giudice della seconda sezione fallimentare del Tribunale di Milano Fernando Ciampi. L’uomo era della provincia di Avellino. Dolore e sconcerto a Fontanarosa, il piccolo centro della provincia di Avellino, 3.200 abitanti nella Valle del Calore, di cui era originario Fernando Ciampi. Il magistrato, 72 anni, tornava a Fontanarosa almeno una volta l’anno per trascorrere alcuni giorni nella casa di proprietà che si trova nel centro del paese. La sua famiglia è molto nota e apprezzata: suo padre, Mario Ciampi, scomparso alcuni anni fa, per decenni è stato il medico condotto di Fontanarosa. In un incidente giovanile, il magistrato aveva perso l’uso della mano sinistra. Laureatosi giovanissimo alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli, aveva superato brillantemente il concorso per entrare in magistratura. Il sindaco di Fontanarosa, Flavio Petroccione, ha espresso il dolore e la solidarietà della comunità in una nota e in un manifesto di cordoglio.
La seconda vittima è l’avvocato, colpito in aula durante l’udienza. Si chiama Lorenzo Alberto Claris Appiani. Era stato l’avvocato di Claudio Giardiello e oggi era in aula come testimone nella causa per bancarotta contro l’uomo che lo ha ucciso sparandogli al torace. Lo racconta all’ANSA lo zio della vittima, l’avvocato Alessandro Brambilla Pisoni, arrivando al pronto soccorso del Fatebenefratelli di Milano. “Giardiello era stato cliente di mio nipote – ricorda l’avvocato – poi aveva iniziato a combinare disastri e lui ha smesso di seguirlo. Sapevo che oggi mio nipote era in aula come testimone in una causa penale perché Giardiello era stato denunciato”. Lorenzo Alberto Claris Appiani, 37 anni, viene da una famiglia di legge: sua madre, oggi in pensione, è un avvocato e la sorella è un magistrato. Lui stesso era molto stimato per la sua capacità di analisi del diritto.
La terza vittima è Giorgio Erba, che sarebbe un coimputato di Giardiello.
Ferito anche Davide Limongelli, socio di Giardiello nella società “Magenta Immobiliare” di Milano, presente in aula a sua volta come coimputato. Non è chiaro che tra le vittime vi sia anche una quarta persona.
Avrebbe dovuto essere Bruna Albertini il pm presente in aula oggi al processo durante il quale Claudio Giardiello imputato per la bancarotta della Magenta Immobiliare, ha sparato e ucciso un avvocato e un coimputato e poi è corso nell’ufficio del Giudice Ciampi per ammazzarlo. Il pm Albertini infatti è il titolare dell’inchiesta che ha portato alla sbarra il killer e questa mattina, essendo impegnata anche in una udienza all’ufficio gip, ha chiesto al pm Luigi Orsi di sostituirla nel dibattimento alla seconda sezione penale. Una sostituzione all’ultimo minuto che per alcuni in procura è stata da un certo punto di vista provvidenziale, in quanto il pm Albertini ha più volte anche interrogato il killer. “Poichè voleva uccidere tutti quelli che riteneva responsabili del suo fallimento – è stato fatto notare al quarto piano di palazzo di Giustizia di Milano – sicuramente avrebbe sparato o comunque fatto del male a Bruna Albertini se solo fosse stata in aula”.
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