Scuola, sindacati uniti: il 5 maggio sciopero generale
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Scuola, sindacati uniti: il 5 maggio sciopero generale

Le sigle sindacali si uniscono contro Renzi e controv il ddl che riformerà il sistema scolastico.

Scuola, sindacati uniti: il 5 maggio sciopero generale
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18 Aprile 2015 - 17.44


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Per martedì 5 maggio è stato indetto lo sciopero generale della scuola contro la riforma proposta dal governo Renzi. Lo ha annunciato il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, durante la manifestazione in corso a piazza SS. Apostoli a Roma. Allo sciopero aderiranno organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.

“Questa è la prima mobilitazione dopo il Ddl varato dal governo e credo che unitariamente bisogna decidere di proseguire anche con lo sciopero generale” ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, presente alla manifestazione.

Il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, presente alla manifestazione in corso a Roma, ha detto: “Questo governo è quello che in assoluto ha fatto più decreti. Ne faccia uno per fare da subito le assunzioni nella scuola”. Parlando del piano di assunzione previsto nel ddl varato dal governo, Furlan ha sottolineato che “visto che tutto e’ passato in un disegno di legge, sara’ davvero complicato fare le assunzioni entro settembre”.

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Il sindacato è in campo per cambiare profondamente il disegno di legge in discussione alle Camere: “Noi vogliamo – ha affermato Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola – che siano cancellate le parti del ddl che stravolgono senza criterio modalità di reclutamento, mobilità e gestione del personale, riconsegnandole alla loro sede legittima che è quella contrattuale; vogliamo che professionalità, collegialità e partecipazione siano valori riconosciuti e non disattesi e mortificati. Vogliamo stabilità del lavoro, risorse di organico certe e adeguate per le nostre scuole. Non lo chiediamo per noi, lo chiediamo per il paese, per evitare che una politica presuntuosa e incapace danneggi in modo irreparabile la sua scuola”.

Al sit in erano presenti anche sinistra Pd e Sel. Così, se Stefano Fassina, ha osservato come “il ddl ha dei lati positivi, quali l’assunzione di tanti insegnanti in più, ma ci sono altri punti che vanno corretti, quali il reclutamento degli insegnanti”, Nicola Fratoianni ha detto: “Oggi qui in piazza c’è davvero la buona scuola, tutti coloro che tra mille difficoltà quotidiane danno un contributo fondamentale al futuro possibile del Paese. Tutto quel mondo che il governo non ascolta e che sprezzantemente definisce conservatori”. Per questo, ha aggiunto, “ben venga” lo sciopero, “da parte nostra continueremo d insisteremo in Parlamento nella battaglia per affermare le ragioni della scuola. Quella vera, non quella degli spot e degli annunci di Renzi”.

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