L’infermiere di Emergency con Ebola ricoverato dal 13 maggio allo Spallanzani è in condizioni cliniche stazionarie con parametri vitali stabili. Permane stato febbrile. Continua trattamento antivirale, la nutrizione parenterale, la terapia reidratante per via orale ed endovenosa, oltre alla terapia di supporto già iniziata. Lo riferiscono i sanitari.
Sono in tutto tredici, invece, le persone sottoposte a monitoraggio dopo essere entrate in contatto a Sassari con l’infermiere sardo che ha contratto il virus dell’ebola in Sierra Leone. E’ quanto emerso stamane nella riunione in corso in prefettura, a Sassari, cui partecipano i vertici della sanità locale e regionale, le autorità e le forze di polizia del territorio, tra cui l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru e il prefetto Salvatore Mulas. Oltre alle tre persone (la madre e due sorelle) della famiglia dell’operatore di Emergency (ora ricoverato al centro Spallanzani di Roma), è in autoisolamento precauzionale una decina di medici e paramedici, inclusi tre sanitari che prestano servizio al 118 che avrebbero accompagnato l’uomo dalla sua abitazione al reparto di Malattie infettive di Sassari.