“Ero io al volante, dietro, in auto, c’erano mia moglie, mio fratello e mio padre”. E’ quanto ha raccontato al gip del tribunale dei minori il 17enne accusato di concorso in omicidio per la morte di una filippina e il ferimento di altre otto persone in un incidente a Roma. Il giudice ha convalidato l’arresto ed emesso la misura cautelare nel carcere di Casal del Marmo.
Il giovane, in base a quanto riferito dal suo difensore, l’avvocato Antonio Gugliotta, ha raccontato di non essersi fermato all’alt delle forze dell’ordine “perchè spaventato e perchè in una circostanza precedente era stato picchiato dalla polizia e pensava di prendere di nuovo delle botte perché non aveva patente e assicurazione”.