Riduzione dell’operatività dall’80 al 60% e chiusura del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino, devastato dall’incendio 7 maggio scorso. È questo quanto ha disposto l’Enac che, accogliendo le richieste di limitazione dell’attività, ha inviato una comunicazione alla società Aeroporti di Roma.
“La situazione a Fiumicino è sempre più insostenibile, con il dimezzamento dei voli da stanotte. Il gravissimo ritardo con il quale le istituzioni pubbliche stanno adempiendo alle rilevazioni ufficiali della qualità dell’aria nello scalo causa danni inimmaginabili per l’economia e disagi indegni”, così in un comunicato Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico.
E ancora: “Il governo valuti se non sia opportuno aprire in maniera straordinaria ai voli civili gli aeroporti di Grosseto, Pratica di Mare e Latina, per salvare la stagione. Nel disinteresse generale delle istituzioni a Fiumicino si sta consumando l’ennesima brutta pagina della burocrazia. Da giorni sono attesi i dati ufficiali sulla situazione dello scalo, a seguito del rogo di inizio maggio. Intanto i passeggeri aumentano e l’Enac è costretta a ridurre l’operativita’ al 60% per evitare danni alla sicurezza. In un periodo decisivo per il turismo, come quello dell’inizio dell’estate, a Roma assistiamo al paradosso che i turisti vengono mandati via invece di essere accolti. E gli stessi lavoratori aeroportuali vengono lasciati nell’incertezza”.