Sono saliti a tre i morti della bomba d’acqua e delle conseguenti frane che si sono abbattute tra il 4 e il 5 agosto 2015 tra San Vito e Cortina. La città ampezzana è rimasta parzialmente isolata per molte ore. Una delle frana ha fatto tracimare un bacino di contenimento, e l’acqua ha travolto tre automobili, tra cui quella di una coppia di giovani coniugi polacchi: lei è stata tratta in salvo dai pompieri, lui risulta invece disperso.
Morto un turista polacco. La ragazza è stata estratta viva dalla sua macchina trascinata dalla frana del torrente Rusecco: mentre nulla è stato potuto fare per il suo fidanzato. Durante le ricerche dell’uomo sono stati rinvenuti i corpi di due persone senza vita: uno un chilometro circa sotto la briglia dove si è fermata l’auto della coppia, l’altro molto più a valle.
Morta una 14enne. La vittima più giovane per la frana in Cadore “è una ragazzina, di circa 14 anni, ma non è ancora stato possibile identificarla. Non è però del paese”, ha dichiarato il vice sindaco di san Vito di Cadore, Andrea Fiori. Il corpo dell’adolescene era stato trovato stamane dai vigili de fuoco in un’area vicina al cimitero. Le condizioni del cadavere tuttavia, non consentono ancora una determinazione certa dell’età.
La terza vittima. Una terza vittima della frana di San Vito di Cadore, dopo le due già accertate stamane – un turista polacco e una ragazza – è stata scoperta dai vigili del fuoco. Si tratta – riferiscono i pompieri – di un uomo. Il corpo, senza vestiti, é stato individuato nei pressi del fiume Boite.
Frana innescata da esondazione torrente. La frana di Cadore è stata innescata dall’esondazione del torrente, che ha fatto tracimare un bacino di contenimento dei detriti alluvionali, ha travolto anche un ponticello lungo la pista ciclabile di San Vito. I detriti sono arrivati a ridosso di un’abitazione.
