Sono circa 350 migranti che sono stati salvati a bordo di un barcone in difficoltà al largo della Calabria. I sopravvissuti sono diretti verso il porto di Reggio Calabria. I soccorritori hanno affermato che si è trattato di un intervento complesso soprattutto a causa dalle condizioni del mare. A bordo del barcone anche il cadavere di un uomo, morto probabilmente durante la traversata.
Nella zona dei soccorsi sono intervenute due motovedette partite da Roccella Ionica e Crotone, un pattugliatore della Marina croata e un mercantile, dirottato in zona dalla centrale operativa della Guardia Costiera, che ha coordinato i soccorsi. I migranti sono stati tutti recuperati e trasferiti sul pattugliatore croato.
Intanto sono attese questa mattina a Catania le 49 vittime della tragedia del mare avvenuta al largo delle acque libiche nei giorni scorsi. I cadaveri sono imbarcati sulla nave norvegese ‘Siem Pilot’ al servizio di Frontex, a bordo della quale si trovano anche i 312 migranti, tra cui 45 donne e 3 minori, sopravvissuti.
“Non sarà l’ultima tragedia se non si risolve il problema della Libia”, ha commentato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. La richiesta di aiuto è giunta, come di solito avviene, con una telefonata da un satellitare. È stata dirottata quindi in zona la nave Cigala Fulgosi della Marina Militare. L’elicottero del pattugliatore alle 7 di ieri mattina ha localizzato l’imbarcazione a soli venti miglia dalla Libia. Ferma, stracarica di passeggeri, solo pochissimi dei quali con un giubbotto salvagente. Inizialmente, dunque, sembrava un intervento come altri che in questo periodo si susseguono nel canale di Sicilia. Ma quando gli uomini della Marina sui gommoni sono saliti a bordo, i passeggeri hanno subito parlato di morti.
Pappalardo (FdI): stop agli sbarchi e al via ai controlli in Libia – “Umanamente colpisce in maniera profonda la perdita di decine e decine di vite umane. Dall’inizio del 2015 sono 2300 le vittime e 103mila i migranti sbarcati in Italia. Tutto ciò deve cessare immediatamente”. A dirlo è il coordinatore di Fratelli d’Italia per la Sicilia orientale Sandro Pappalardo
“La proposta di Fratelli d’Italia – ha aggiunto il coordinatore isolano – prevede l’istituzione in Libia di apposite commissioni per valutare chi ha i requisiti per poter partire verso le nostre coste e chi no. Infatti non sono tutti profughi che scappano da guerre e persecuzioni quelli che si imbarcano ma moltissimi sono i cosiddetti migranti economici. Occorre mettere un freno alle partenze di disperati che continueranno ad esserci finché avranno la certezza del soccorso in mare da parte dell’Italia. Dietro l’immigrazione c’è il business dei trafficanti di uomini in Libia e delle cooperative in Italia ammanicate con certa cattiva politica”.