“Il comune di Tesimo farà di tutto per creare i presupposti affinché i migranti nuovi arrivati possano dare il loro contributo attivo e positivo alla comunità, nel rispetto delle loro capacità, della loro formazione e preparazione”.
Lo ha detto Christoph Matscher, sindaco del piccolo paese altoatesino, tra Bolzano e Merano. Nel piccolo paesino da metà luglio sono stati accolti quaranta giovani provenienti da Nigeria, Gambia, Mali e Guinea, ospiti della Casa Noah. Nel centro d’accoglienza, gestito dalla Caritas diocesana, sono attivi alcuni volontari del paese che stanno lavorando per realizzare diversi progetti nell’ambito dello sport, della preparazione linguistica, della musica, della cucina etnica e locale.
“La diversità e l’arrivo degli abitanti di Casa Noah è una grande chance per la crescita positiva del comune”, ha commentato il vicesindaco, Thomas Knoll, parlando anche di un progetto in divenire con la scuola elementare di Tesimo. Knoll ha anche ringraziato la popolazione per la “risposta positiva” confermata da uno dei migranti accolti, Kelly Samota: “Siete persone deliziose e simpatiche”, ha detto dicendosi “sorpreso” della spontaneità, “senza alcun bisogno di chiedere”, con la quale i volontari li supportano ed assicurando che loro, a loro volta, “faranno di tutto per dare il loro contributo attivo a una convivenza positiva e costruttiva”.