I fascistoni del terzo millennio non arretrano. Vedremo. Per ora dicono che la festa nazionale di CasaPound si farà comunque a Castano Primo, nel Milanese, anche se le autorità hanno revocato ieri l’autorizzazione. Lo ribadiscono i vertici del movimento, già sul posto per organizzare stand e quant’altro. “C’è gente che è arrivata da tutta Italia, ci sono ospiti illustri, c’è un organizzazione che lavora da tempo per questa iniziativa e all’ultimo minuto, il giorno prima, revocano l’autorizzazione. Non si può” ha spiegato il presidente nazionale Gianluca Iannone che oggi alle 18 intende dare il via al primo dibattito della manifestazione, che dovrebbe durare fino a domenica.
Iannone ha ringrazia poi chi, “pur essendo ostile al confronto aperto, ha contribuito a dare visibilità” alla festa. Fra “i nostri migliori alleati dal punto di vista mediatico” il presidente del movimento cita il sindaco di Castano Primo (che ieri ha revocato l’autorizzazione) “e alcuni illuminati esponenti del Pd”.
La Questura ha inviato 500 agenti sul posto. “Siamo stati raggirati e presi in giro, uno sfregio” dicono oggi a Castano. In paese non si respira un bel clima: “Vi bruciamo il paese” è uno dei messaggi che qualche attivista CasaPound ha fatto risuonare, mentre il paese già si riempiva di auto di carabinieri e polizia.