Varou contro Tsipras
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Varou contro Tsipras

L’ex ministro greco delle Finanze va in Gran Bretagna per schierarsi col nuovo leader laburista Jeremy Corbyn, dice di aver lasciato “Siryza” e insiste sul fatto la Grecia è stata punita

Varou contro  Tsipras
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17 Settembre 2015 - 20.39


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La profonda differenza se non di idee di metodi fra l’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ed il primo ministro uscente, Alexis Tsipras esplode definitivamente a pochi mesi dalla contrastata esperienze di potere di “Siryza” e della polemica uscita di scena dell’economista on-the-road. Dopo aver partecipato ad una riunione delle sinistre europee a Londra, Varoufakis si è lanciato in un duro attacco a suoi ex compagni di partito, pure alla vigilia di elezioni anticipate che si annunciano particolarmente complesse.

“Io non faccio più parte di “Syriza” e non ho quello che serve per sostenere il mio partito “, ha detto Varoufakis in una lunga intervista televisiva – loro si sono arresi ad una logica illogica e si sono dichiarati d’accordo sull’estensione della crisi, ovvero proprio la cosa contro cui ho combattuto per cinque anni”.

Due sondaggi pubblicati mercoledì, in vista del voto di domenica prossima mostrano “Syriza” o appena dietro oppure poco più avanti del partito conservatore di “Nuova Democrazia”. Chi arriverà primo nelle elezioni indette il mese scorso da Tsipras mese scorso otterrà seggi aggiuntivi nel Parlamento, e sarà il primo colpo a compiere il tentativo di formare una coalizione.

Varoufakis riserva a Tsipras la maggior parte del suo disprezzo, che pure a luglio aveva vinto un referendum popolare per respingere un piano di salvataggio UE, per poi accettare un salvataggio da 86 miliardi di euro nei mesi successivi, il che ha comportato maggiori concessioni da parte di Atene.

«Sentire il mio ex amico e compagno Alexis Tsipras ammettere che questo è un pacchetto di terribile ma poi dire che noi siamo in grado di implementarlo un po ‘meglio degli altri, mi fa tirare indietro e mi fa dire che questo non un percorso su cui sono pronto a camminare “, ha detto Varoufakis, che si era dimesso prima che il piano di salvataggio venisse negoziato.

Guardando indietro ai turbolenti sette mesi del governo di sinistra, l’ex accademico, che attualmente non ricopre alcun incarico, ha detto di nutrire qualche rimpianto per il suo approccio combattivo verso la “Troika” di creditori internazionali, ai quali la Grecia deve oltre 200 miliardi.
“Ma anche se Dio ed i suoi angeli fossero scesi in terra per produrre un pacchetto di riforme per la Grecia la Troika avrebbe tentennato, perché era interessata soprattutto a umiliarci ed a dimostrare alla gente di Spagna e Irlanda che se votasse in un modo che alla “Troika” non piace, sarà schiacciata “, ha aggiunto.

Varoufakis ha rilasciato l’intervista a Londra, dove è arrivato per sostenere il nuovo leader del Partito laburista britannico, Jeremy Corbyn [b/]ad un raduno, ed offrirgli consulenza nei primi tumultuosi giorni, durante i quali i media si sono avventati sul suo rifiuto di cantare l’inno nazionale in un evento commemorativo della guerra, oltre che aiutarlo a scegliere gli uomini nei posti chiave del suo “governo ombra”.

“Non bisogna avere paura dei tentativi di assassinio dell’immagine da parte dei media. I media cercheremmo di farlo sistematicamente, ma quello che conta è raffreddare il loro zelo con argomenti razionali, compassione ed un certo grado di umorismo e autoironia”, ha continuato Varoufakis, che ha marciato a fianco di Corbyn durante le manifestazioni contro la guerra. “Il mio amico Jeremy dovrebbe anche concentrarsi sulla costruzione di forti relazioni con un pubblico che ne ha piene le tasche di rotazioni nei vertici laburisti, e mettere da parte i tentativi di collocarsi nella terra di mezzo”, suggerisce.

In vista delle elezioni di Grecia, anche “Siryza” afferma che Corbyn è stato accolto “come un messaggio di speranza:la sua elezione a leader del partito laburista, a seguito della mobilitazione di migliaia di nuovi membri e della sua dedizione alla necessità di contenimento delle politiche neoliberali, rafforza notevolmente il fronte paneuropeo contro l’austerità e sta inviando un messaggio di speranza ai cittadini europei “, si legge in un comunicato del partito.

Corbyn è fiero oppositore del programma di austerità a differenza, per esempio, del primo ministro britannico [b]David Cameron, e durante la sua campagna ha promesso di combattere a testa bassa contro il programma neoliberale e le restrizioni ecomiche.

Fonte: RT, Agenzie

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