Roma, ragazzo gay pestato tra l'indifferenza dei passanti
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Roma, ragazzo gay pestato tra l'indifferenza dei passanti

Nuova aggressione a un giovane gay nelle strade della capitale. A denunciarla e' Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.

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29 Settembre 2015 - 12.34


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Roma sempre più violenta e omofoba. “Un 26enne stava per salire in macchina (8 giorni prima nello stesso parcheggio gli era stata bucata una ruota dell’auto) – ha raccontato Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center – quando si sono avvicinati due giovani di circa 30 anni che hanno iniziato ad insultarlo”; subito dopo le gravi offese omofobe “sono iniziate le percosse con pugni sul viso. Nonostante ci fossero molte persone in zona nessuno lo ha aiutato, neanche quando gli aggressori se ne sono andati”. “La segnalazione – ha spiegato – ci è giunta dagli amici che hanno contattato il servizio di Gay Help Line, numero verde contro l’omofobia. Al giovane, con cui siamo in contatto, abbiamo offerto supporto legale e psicologico: ha riportato ecchimosi su viso ed e’ stato curato dal pronto soccorso del ‘Gemelli’ dove gli hanno dato una prognosi di 4 giorni. Il giovane si è recato anche presso le forze dell’ordine di zona dove ha esposto i fatti”.

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Per Marrazzo, “questo caso come quello del ragazzo di Torino che abbiamo denunciato alcuni mesi fa, ma come tanti altri casi che quotidianamente vengono denunciati al nostro numero verde da tutta Italia, segnalano troppo spesso, purtroppo, un clima di indifferenza. Purtroppo il clima di odio che certe parti sociali e politiche stanno creando verso i gay, alimentando spesso sentimenti di paura con fantomatiche teorie inesistenti come quella gender e la completa mancanza di riconoscimento di diritti sul piano legislativo, rendono i gay socialmente sempre più vulnerabili. Il giovane di Primavalle preso a pugni è l’ennesimo episodio che dimostra come sia urgente mettere in campo azioni concrete. Una legge sulle unioni civili, una legge di contrasto all’omofobia, sono i paletti imprescindibili di una seria strategia contro le discriminazioni e la violenza. E invece si continua a rinviare”.

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