Sardegna in ginocchio, è ancora emergenza
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Sardegna in ginocchio, è ancora emergenza

Stato d'emergenza a Olbia, dove i cittadini stanno rivivendo l'incubo del 2013:<br>famiglie evacuate e treni ko. Danni e disagi anche nel nuorese

Sardegna in ginocchio, è ancora emergenza
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2 Ottobre 2015 - 15.23


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Resta alta l’allerta maltempo in Sardegna, dopo i danni causati dalla forte pioggia nella giornata di ieri.
La perturbazione che ha investito l’isola continuerà a interessare l’intero territorio con piogge e temporali che, nella giornata di domani, si estenderanno al resto dell’Italia colpendo in particolare le regioni occidentali. Secondo gli esperti del Dipartimento della Protezione Civile, dalle prime ore del mattino si sposteranno su Piemonte e Liguria. I fenomeni potranno essere localmente molto intensi e accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha valutato fino a venerdì mattina una criticità rossa per rischio idrogeologico su buona parte della Sardegna, ad eccezione dell’estremità meridionale dell’isola dove la criticità è arancione.

Stato d’emergenza a Olbia. Intanto “il sindaco di Olbia ha dichiarato lo stato d’emergenza, stiamo facendo arrivare in zona uomini e mezzi”. Lo ha detto il governatore sardo Francesco Pigliaru. E l’assessore all’Ambiente Donatella Spano ha aggiunto: “Il sistema è stato messo alla prova in questi giorni, una macchina imponente composta da 10 mila tra donne e uomini della Protezione civile, 70 unità, duemila addetti dell’Ente foreste, 600 mezzi, 720 unità del corpo forestale, sette colonne mobili pronte a intervenire e due colonne attive già su Olbia”.

Diversi quartieri di Olbia sono finiti sott’acqua a causa dell’esondazione del rio Siligheddu. Il sindaco, Gianni Giovannelli, che ha invitato i cittadini “a soggiornare nei piani alti delle abitazioni e a limitare al massimo gli spostamenti in auto che stanno ostacolando il lavoro delle forze dell’ordine e dei soccorritori”.

I disagi. Un centinaio di strade chiuse al traffico, oltre 100 scantinati allagati, 25 persone sistemate in albergo dal Comune: sono questi i numeri che descrivono la giornata segnata dal maltempo ad Olbia. Con le forze dell’ordine e la Brigata Sassari ospitati nella palestra delle scuole di via Nanni e Isticadeddu. La pioggia ha messo in ginocchio la viabilità, costringendo a chiudere strade come la provinciale 125, che da Olbia porta ad Arzachena, ma anche la Sp 127 da Olbia a Tempio Pausania e quella che conduce a San Pantaleo. In molti casi i disagi sono stati creati dal crollo dei muri di recinzione delle abitazioni che hanno invaso le strade, come in località Plebi. Disagi anche nelle frazioni di Pittulongu e Murta Maria, ma anche nei Comuni di Arzachena, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo.

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Esercito a Olbia. Ieri sera intono alle 22, riferisce l’Esercito in una nota, su richiesta della Prefettura di Sassari, l’Esercito è intervenuto a Olbia, in soccorso alla popolazione locale del capoluogo gallurese particolarmente colpito dal maltempo e dalle pesanti piogge che hanno fatto esondare in più punti il rio Siligheddu e il rio San Nicola. Soldati, mezzi speciali e materiali del 5° reggimento genio guastatori e del 152° reggimento fanteria della Brigata Sassari, in concorso alle altre forze in campo hanno effettuato nella notte ricognizioni a Olbia e in particolare, nei luoghi più critici effettuando un attento monitoraggio dei livelli dell’acqua in prossimità dei principali canali che attraversano la città. Alle 2 del mattino i militari del 5° reggimento genio guastatori di Macomer sono intervenuti in via Ogliastra per trarre in salvo una famiglia di otto persone che aveva chiesto soccorso a causa del preoccupante innalzarsi del livello dell’acqua raggiunto dal rio Siligheddu. La famiglia è stata evacuata dalla propria abitazione e trasferita in una struttura idonea di viale Aldo Moro. Grazie alla capacità ‘dual-use’ dei propri reparti genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, la Forza Armata è in grado d’intervenire in ogni momento a supporto della comunità nazionale nei casi di pubbliche calamità ed utilità, come recentemente avvenuto in occasione dell’emergenza maltempo in Liguria e a Piacenza.

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Treni fermi in Gallura. Anche la circolazione dei treni bloccata in via precauzionale per il maltempo in Sardegna, che nelle prossime ore interesserà la parte settentrionale ed orientale dell’Isola. Rfi ha comunicato che dalle 15.20, la circolazione dei treni tra Olbia e Ozieri/Chilivani è stata sospesa. Per garantire la mobilità nella tratta è stato istituito un servizio sostitutivo con autobus.

Crociera dirottata. Il maltempo dirotta da Olbia a Civitavecchia la nave da crociera Prinsendam della compagna Holland America, previsa in arrivo questa mattina nel nord dell’Isola. A causa delle avverse condizioni meteo la compagnia ha deciso nel cuore della notte il cambio di destinazione. La nave, con 700 passeggeri a bordo e 300 uomini di equipaggio, sarebbe dovuta attraccare al Porto Isola Bianca di Olbia nella mattinata, ma sin dalla tarda serata di ieri la società ha comunicato alla Capitaneria di Porto il cambio precauzionale di programma.

Danni nel nuorese. Scuole chiuse per il maltempo ed evacuazione di case a rischio alluvione in Baronia. In particolare a Posada, Torpé e Orosei, alcune famiglie, dopo la comunicazione dei Vigili urbani, hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni a seguito dell’allerta rossa diramata dalla Protezione civile regionale per l’arrivo di un ciclone che avrà l’apice in Sardegna. I sindaci di Torpé e Posada, Omar Cabras e Roberto Tola, dove la pioggia cade incessante da ieri, hanno firmato l’ordinanza di sospensione delle lezioni scolastiche per tutta la giornata di oggi e domani. In tarda mattinata, poi, attraverso la Polizia municipale, è stata decisa l’evacuazione di diverse famiglie le cui abitazioni si trovano a ridosso del rio Posada. A Torpé – dove è ancora vivo il ricordo del ciclone Cleopatra del 2013, in cui morì un’anziana donna e centinaia di persone furono costrette a sfollare a causa della tracimazione della diga Maccheronis – c’è stato il maggior numero di evacuazioni: circa 35 famiglie stanno cercando una sistemazione provvisoria per la notte. «In caso di emergenza – ha chiarito il sindaco Cabras – siamo pronti ad aprire la struttura a nord del paese che aveva accolto gli sfollati nel 2013. Speriamo che questa volta non ci sia bisogno, ma il nostro compito dopo l’allerta della Protezione Civile è prevenire i danni». Analoga ordinanza per la chiusura delle scuole fino a domani è stata emanata nel primo pomeriggio dal sindaco di Orosei Franco Mula. Il primo cittadino ha anche ordinato l’evacuazione di tutte le abitazioni che si trovano nelle vicinanze del rio Sos Alinos e nella zona di Conculas: qui insistono molte attività produttive e agricole messe a dura prova durante l’alluvione del 2013. I sindaci di tutta la Baronia hanno invitato la popolazione a non uscire di casa se non in casi estremamente necessari e hanno fornito i numeri utili per eventuali emergenze

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