Morena Baldini, 38 anni, l’autista Amt di Genova che era alla guida dell’autobus numero 20 ha raccontato che “E’ stato vergognoso: quell’uomo ha insultato e minacciato per dieci minuti il ragazzo down solo perché canticchiava a voce alta la canzoni che ascoltava con le cuffiette ma nessuno, dico nessuno, dei tanti passeggeri presenti ha avuto il coraggio o si è sentito in dovere di intervenire in difesa del giovane”. Il giovane è stato ferito con un pugno al viso da un uomo che è poi fuggito al capolinea, in piazza Vittorio Veneto, al capolinea di Sampierdarena.
“Mi sono accorta – spiega ancora la donna – di quanto accaduto alla fine, quando, aprendo le porte per fare scendere i passeggeri al capolinea, dal monitor della telecamera ho visto un uomo che cercava di fare scendere un altro passeggero con la forza, cercando di trascinarlo a terra. Poi, non riuscendovi, prima di andarsene gli ha sferrato un violento pugno al viso. Un colpo violento, tirato allungando bene il braccio, come un pugile, per fare male. Sono subito accorsa. Ma ormai quell’uomo si stava allontanando. Non potevo inseguirlo: ho chiamato la polizia e infuriata mi sono rivolta ai passeggeri chiedendo perché non erano intervenuti in difesa di quel ragazzo. Quel giovane down noi autisti lo conosciamo, di solito viaggia vicino al posto guida. Ieri però, come ho poi ricostruito parlando con i passeggeri, si era seduto vicino ad una delle uscite, forse per ascoltare in santa pace la musica e canticchiare le canzoni, come fa sempre. Quell’uomo l’ha colpito per questo, perché voleva farlo smettere”.