Bilancio dei morti troppo alto, si va verso nuove strette per aziende e trasporti
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Bilancio dei morti troppo alto, si va verso nuove strette per aziende e trasporti

Il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia: "Ormai appare inevitabile che le misure andranno oltre il 3 aprile"

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18 Marzo 2020 - 20.21


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Nemmeno in Cina ci sono mai state 475 vittime in un solo giorno, come oggi in Italia. E alla luce di una situazione ogni giorno più drammatica, il Governo avverte la cittadinanza che potrebbero esserci nuove strette già a partire da domani. E non solo sullo sport, come anticipato dal Ministro dello Sport Spadafora, che ha annunciato il probabile divieto assoluto di uscire di casa, ma anche sui trasporti e sulle aziende. 
“Il Governo sta valutando in queste ore, se nelle prossime ore si tratterà di fare una stretta ulteriore che incide sui comportamenti, la faremo”, conferma anche il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia. Giro di vite in arrivo, dunque, mentre si fa largo la convinzione nell’esecutivo che le misure restrittive che costringono a casa gli italiani andranno ben oltre il 3 aprile, a partire dalla chiusure delle scuole. “Penso sia inevitabile”, l’ammissione di Boccia. All’indomani della firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al dl Cura Italia, si ragiona intanto anche sulle nuove misure da adottare per frenare il contagio economico del Coronavirus.
Il decreto per dare sostegno a sanità, famiglie, imprese e lavoratori “non verrà stravolto in Parlamento – assicura una fonte di governo – Se il 3 aprile il blockdown verrà confermato, come ormai è abbastanza evidente a tutti, si farà un decreto della stessa entità del provvedimento varato per proseguire la fase I, prorogando, semplicemente, le misure adottate. Appena riapre il Paese si possono dare incentivi diversi, di spinta all’economia. Ora dobbiamo dare sostegno, poi far tornare a crescere il Paese”.
Anche se c’è chi, nel governo, preme affinché le due strade – sostegno e nuovo respiro all’economia – vengano percorse insieme. Non attendendo la fine dell’emergenza: per l’Italia potrebbe essere troppo tardi.

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