In arrivo in Lombardia 53 medici cubani, hanno già affrontato l'Ebola
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In arrivo in Lombardia 53 medici cubani, hanno già affrontato l'Ebola

Nel frattempo la Lombardia amplia le sue strutture con ospedali da campo a Bergamo e a Crema, come annuncia la Protezione Civile

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19 Marzo 2020 - 21.34


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Sono in arrivo in Lombardia 53 medici da Cuba che saranno di supporto ai medici di Crema per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso di una diretta Facebook per fare il punto sulla diffusione del contagio. Si tratta di personale “altamente qualificato” che in passato ha lottato contro l’Ebola.
La Lombardia amplia le strutture
La Lombardia amplia le sue strutture per contrastare l’emergenza Covid-19. Su Bergamo si sta costruendo l’ospedale da campo, come spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile, Pietro Foroni. “Abbiamo effettuato un sopralluogo tecnico all’interno della Fiera. L’Associazione nazionale Alpini, a cui va il nostro sincero ringraziamento, metterà a disposizione uno dei migliori ospedali a livello internazionale, struttura che avrà funzioni specialistiche legate al coronavirus. Appena terminate le ultime verifiche in 72 ore saranno montate le tensostrutture e successivamente attrezzate. Stiamo inoltre lavorando per il reperimento del personale medico”.
Sulla struttura da campo che supporterà l’ospedale di Crema, invece, l’assessore evidenzia “che sarà già attiva sabato 21 marzo, giorno in cui è previsto l’arrivo dei medici cubani a rinforzo dei colleghi italiani. Come Protezione Civile abbiamo già organizzato tutto il trasporto. L’ospedale da campo, in ogni caso, sarà pronto indipendentemente dall’arrivo dei medici da Cuba”, dice nella diretta Facebook trasmessa sulla pagina di Lombardia Notizie online.
L’assessore ringrazia “i 7129 volontari di Protezione civile che stanno sostenendo con le loro attività i territori lombardi. Un grande sforzo del sistema di Protezione Civile della Lombardia che sta reggendo molto bene”. Non solo Foroni, al termine del suo intervento, ringrazia il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: “Sono stati frequenti i contatti ed abbiamo avuto supporto concreto da medici ed infermieri dell’Esercito Italiano. Un esempio di sinergia positiva”.

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