Lanterna Azzurra, chiesti tra i 16 e i 18 anni per la 'banda dello spray' della strage di Corinaldo
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Lanterna Azzurra, chiesti tra i 16 e i 18 anni per la 'banda dello spray' della strage di Corinaldo

Nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 questi adolescenti spruzzarono lo spray al peperoncino dentro la discoteca Lanterna Azzurra: nel panico che si generò morirono schiacciate 6 persone

La banda dello spray
La banda dello spray
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25 Giugno 2020 - 19.21


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Sono stati richiesti tra i 16 e i 18 anni di condanna per ‘la banda dello spray’ che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 provocò il panico alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, creando una fuga di massa verso l’uscita in cui morirono schiacciati una mamma che accompagnava la figlia al concerto del cantante Sfera Ebbasta e altri cinque ragazzi: “Le pene richieste sono in linea con il codice, faccio i complimenti alla procura per la requisitoria puntuale: l’esito del processo sarà quello che sarà, ma ha lavorato con impegno e serietà”, commenta l’avvocato Luca Pancotti, legale della famiglia di Emma Fabini, la 14enne studentessa di Senigallia, una delle vittime più giovani della tragedia. “Questo – sottolinea il legale – è un processo che non esaurisce tutta la vicenda”. La prossima udienza è prevista il 16 luglio e il 30 luglio la sentenza.
“Appare una richiesta di condanna molto pesante, ma le condotte sono estremamente gravi. Ciò che lascia veramente perplessi è vedere ragazzi così giovani accusati di reati così gravi e, soprattutto, non aver visto in aula alcun segno di pentimento”. Così l’avvocato Corrado Canafoglia, legale di 25 parti civili, che rimasero feriti nella strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, commenta all’Adnkronos le richieste da parte dell’accusa nel processo alla cosiddetta banda dello spray.
Si chiamano Raffaele Mormone, Ugo Di Puorto, Sohuibab Haddada e Andrea Cavallari. Nel gruppo c’era anche Eros Amoruso, morto poi in un incidente stradale. Fin dall’inizio, non hanno mai mostrato di essere pentiti e dalle intercettazioni fatte appare evidente come per i giovanissimi killer si trattasse tutto di un grande gioco: “La collana quella con la chitarra fra, Badr lì se non era stato per i morti te lo giuro… Gliela faceva lo guardava in un modo”.

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