La testimone spiega il metodo-Briatore: "Al 'Billionaire' gente ammassata, non si respirava"

Eliana Michelazzo, l'ex manager di Pamela Prati: "Nella pista da ballo la gente era tutta ammassata senza nessun distanziamento. Negli altri locali c'era lo spazio mentre da Briatore no".

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27 Agosto 2020 - 15.11


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Ora si scopre che la voglia di fare soldi ha spinto tanti a fregarsene delle regole. Ovviamente il conto lo paga la collettività: “Al ‘Billionaire’ la gente era ammassata, non si respirava, si sudava. Io ad un certo punto mi sono spaventata e mi sono messa in un angolo ad osservare quello che stava succedendo. Nella pista da ballo la gente era tutta ammassata senza nessun distanziamento. Negli altri locali c’era lo spazio mentre da Briatore no”.

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Così Eliana Michelazzo, l’ex manager di Pamela Prati a, denuncia quanto accaduto al ‘Billionaire’, dopo i numerosi casi di Coronavirus registrati nel locale di Flavio Briatore e dopo aver appreso la positività al virus dello stesso imprenditore ora ricoverato al San Raffaele di Milano.
La Michelazzo fornisce come prova le immagini da lei postate sulle sue storie instagram la notte di Ferragosto che mostrano l’interno della discoteca del ‘Billionaire’ con centinaia di persone accalcate e senza mascherine che ballano una attaccata all’altra senza alcun tipo di precauzione.
”Io sono andata a cena con degli amici al ‘Billionaire’ la sera di Ferragosto -prosegue- poi sono scesa con loro nella discoteca e faceva un caldo pazzesco. C’era un ammasso di persone mai viste prima! Ricordo che c’era uno spruzzo di aria gelida che arrivava all’improvviso, una ventata che si propagava per tutto il locale. Immaginate che con il sudore chi era infettato ha propagato il virus per tutto il locale”
”Sono stata anche ‘Phi Beach’ la pista centrale, come potete vedere dalle immagini, era stracolma di gente, io e i miei amici abbiamo preso il tavolo lontano vicino al mare per evitare dalla calca di gente. Quando sono tornata a Roma con la nave -prosegue l’ex manager della Prati- a Olbia nessuno mi hanno fatto il tampone non mi hanno fatto né il tampone né il test sierologico. Sono stata in fila 4 ore in fila per fare il tampone a Civitavecchia, sono ancora in attesa del risultato, sto bene ma non nascondo di aver paura”.
”Alla fine ho deciso di mettermi in autoquarantena in attesa dell’esito del tampone. Sono stata ingenua -ammette la Michelazzo- dopo il lockdown ho pensato che il virus si fosse indebolito ma ho capito di aver sbagliato. Vorrei dire ai giovani di tenere alta la guardia, quello che è accaduto in Sardegna lo dimostra”.

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