Sono state comunicate ieri dal Presidente del Consiglio Conte le tre zone (rossa, arancione o gialla) in cui verrà condiviso il territorio, a seconda dellla pericolosità del virus.
Sono le regioni che, con le loro ramificazioni sanitarie e territoriali, censiscono i dati sull’andamento epidemiologico locale che portano alla definizione del livello di “rischio e resilienza” finale attraverso cui vengono decise eventuali misure restrittive.
Il censimento avviene sulla base dei 21 indicatori contenuti nel decreto ministeriale del 30 aprile 2020 e il monitoraggio prevede tre macro aree.
La prima riguarda gli indicatori di processo sulla capacità di monitoraggio:
1 – Numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
2 – Numero di casi notificati per mese con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla TI) in cui è indicata la data di ricovero/totale di casi con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla TI) notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
3 – Numero di casi notificati per mese con storia di trasferimento/ricovero in reparto di terapia intensiva (Ti) in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in Tl/totale di casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
4 – Numero di casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza/totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
5 – Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie
6 – Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata
Indicatori di processo sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti:
7 – Percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese.
8 – Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi.
9 – Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale).
10 – Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracìng.
11 – Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento.
12 – Numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione confermati.
Indicatori di risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari:
13 – Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni.
14 – Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori, basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione).
15 – Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella Covid-net per settimana
16 – Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata Covid-19 per giorno.
17 – Numero di nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito).
18 – Numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note.
19 – Numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri sindromici
riconducibili a Covid-19 (opzionale).
20 – Tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva (codice 49) per pazienti Covid-19.
21 – Tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti COVID-19.
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