Sala: "Non guido nessuna rivolta dei sindaci, ai milanesi chiedo di restare a casa"
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Sala: "Non guido nessuna rivolta dei sindaci, ai milanesi chiedo di restare a casa"

Il sindaco di Milano in un video ribadisce le perplessità: ""E' una mia opinione personale ma è troppo rischioso frazionare l'Italia, fino alle singole province, sulla base di un algoritmo molto complesso".

Beppe Sala
Beppe Sala
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6 Novembre 2020 - 10.28


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Una precisazione, visto che lui ha dato l’impressione di smarcarsi, anche se in parte, dalle scelte del governo contestate in maniera strumentale dalla destra.

“Oggi un quotidiano titola ‘Sala guida la rivolta dei sindaci’, io non guido nessuna rivolta”. Lo afferma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un videomessaggio pubblicato su Facebook. Il primo cittadino meneghino ricostruisce quindi quanto accaduto nelle ore scorse: “Dei miei colleghi sindaci di città capoluogo di provincia lombarda (Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona, ndr) hanno legittimamente scritto al presidente Fontana e al ministro Speranza chiedendo di aver visibilità dei dati della loro provincia, ipotizzando la possibilità che le loro province non siano da considerarsi rosse ma arancioni”.


Quindi ha specificato Sala: “Questo non riguarda Milano, sia chiaro”.
“Le decisioni del governo vanno rispettate, io invito i milanesi a stare in casa il più possibile in queste giornate difficili”, ha aggiunto. “Il contributo che la nostra comunità può dare in questi momenti – osserva Sala – è quella di restare unita cercare di fare la sua parte affinché questa crisi pandemica, che si sta trasformando in una crisi economica e sociale molto profonda, sia il più possibile abbreviata”.
“Questo – rimarca ancora il sindaco – è il lavoro che noi dobbiamo fare”.

Sala torna poi a ribadire quando già spiegato nei giorni scorsi in merito alla decisione di suddividere il Paese in tre fasce. “E’ una mia opinione personale – sottolinea – ma è troppo rischioso frazionare l’Italia, fino alle singole province, sulla base di un algoritmo molto complesso”.

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