A novembre il 75% di morti in più al nord e ancora parlano di veglioni e sci

In particolare, a novembre sono più che raddoppiati i decessi ad Aosta (+120%), Bolzano (+112%) e Torino (+111%). A Milano si registra +83% di decessi, a Genova +96%.

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1 Dicembre 2020 - 16.59


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Nel report sull’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione alla pandemia di Covid-19 del Ministero della Salute, si legge come la seconda ondata stia avendo un impatto devastante sulle nostre città, specie nel Nord del paese: a novembre (i dati sono aggiornati al 17), si è registrato il 75% in più di decessi rispetto alla media delle città del Nord, e il 46% in più al Centrosud. 
In particolare, a novembre sono più che raddoppiati i decessi ad Aosta (+120%), Bolzano (+112%) e Torino (+111%). A Milano si registra +83% di decessi, a Genova +96%. Va meglio al Centrosud, dove comunque spiccano gli aumenti di Roma (+58%), Perugia (+66%), Bari (+58%) e Palermo (+67%).
Solo tre città a novembre segnalano meno decessi rispetto all’atteso: Civitavecchia (-6%), Latina (-2%) e Messina (-12%). Rispetto alla settimana precedente, riferisce il rapporto, “si continua ad osservare un trend in aumento dell’eccesso di mortalità nelle classi di età più anziane (75-84, 85+ anni) in diverse città (Torino, Genova e Palermo).
A Roma è evidente un incremento dei decessi nella classe più anziana (85+ anni, incremento pari a +80%). A Milano l’incremento nell’ultima settimana si osserva invece solo nelle classi di età più giovani (0-64, 65-74 anni)”.
Con questi numeri drammatici, che si parli di cenoni, piste da sci e feste di Natale, è davvero non solo da irresponsabili, ma da paese incivile. 

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