Il giurista Ichino avverte: "Se un dipendente rifiuta di vaccinarsi si può arrivare al licenziamento"

Il professore, esperto di diritto al lavoro: "Un articolo del codice civile obbliga il datore di lavoro ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza fisica e psichica di chi lavora in azienda"

Ichino
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29 Dicembre 2020 - 09.31


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Il giurista esperto di diritto del lavoro Pietro Ichino ha confermato che se un dipendente rifiuta di vaccinarsi contro il Covid si può arrivare al licenziamento.

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Ma non solo: si può rendere obbligatorio il vaccino, “ed in molte situazioni è previsto”.

“L’articolo 2087 del codice civile obbliga il datore di lavoro ad adottare tutte le misure suggerite da scienza ed esperienza, necessarie per garantire la sicurezza fisica e psichica delle persone che lavorano in azienda, il loro benessere”, ha ricordato l’ex senatore Pd e deputato di Scelta civica.

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Quindi il datore di lavoro non solo può imporlo, aggiunge Ichino, “ma deve farlo”.

“Ovviamente se è ragionevole”, ha precisato, “in questo momento non lo sarebbe, perché non è ancora possibile vaccinarsi. Ma, via via che la vaccinazione sarà ottenibile per determinate categorie – per esempio i medici e gli infermieri – diventerà ragionevole imporre questa misura, finché l’epidemia di Covid sarà in corso”, chiarisce Ichino.

Il professore poi conclude: “Chiunque potrà rifiutare la vaccinazione; ma se questo metterà a rischio la salute di altre persone, il rifiuto costituirà un impedimento oggettivo alla prosecuzione del rapporto di lavoro”. Quindi, o ti vaccini o ti licenzio? “Sì. Perché la protezione del tuo interesse alla prosecuzione del rapporto cede di fronte alla protezione della salute altrui”.

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