Il boom di contagi a Capizzi (Messina) provocato da una festa di compleanno: la Procura indaga
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Il boom di contagi a Capizzi (Messina) provocato da una festa di compleanno: la Procura indaga

La Procura di Enna ha aperto un fascicolo sulla festa cui hanno partecipato nuemrosi giovani di Capizzi: cellulari e pc sono stati sequestrati.

Il Comune di Capizzi
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29 Gennaio 2021 - 15.11


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Il comune di Capizzi, in provincia di Messina, è zona rossa dall’inizio del mese, prima che lo fosse l’intersa Sicilia. Questo perché, secondo gli inquirenti che stanno svolgendo un’indagine, il 20 dicembre si è svolta una festa di compleanno in un ristorante della vicina città di Nicosia. La Procura di Enna ha aperto un fascicolo sulla festa cui hanno partecipato nuemrosi giovani di Capizzi: cellulari e pc sono stati sequestrati.
L’indagine vuole identificare i responsabili dell’escalation di contagi avvenuta nel paese dei Monti Nebrodi, in particolar i 25 anziani della casa di risposo San Giacomo.
“Stiamo facendo i conti con una situazione che parte da lontano – aveva spiegato il primo cittadino Leonardo Giuseppe Principato Trosso – La vera colpa è di chi si è comportato irresponsabilmente conducendo una vita normalissima nonostante le regole da seguire. In molti hanno nascosto i sintomi facendo finta che il virus non esistesse e non sottoponendosi ai tamponi. Ecco perché in autunno i contagi salivano ovunque tranne che a Capizzi, ma ci siamo fatti illudere da un dato irreale. Sono tante anche le persone infettate in modo asintomatico e che quindi non si sono rese conto del potenziale pericolo. La festa di compleanno non andava sicuramente fatta anche se all’epoca la legge lo consentiva essendo in zona gialla, ma è stata solo la ciliegina sulla torta visto che avevamo già 18 positivi. Stiamo pagando per colpa di chi si è comportato in modo spregiudicato e questa cosa mi ha molto amareggiato”.

 

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