Arriva (finalmente) l'obbligo a vaccinarsi per il personale sanitario
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Arriva (finalmente) l'obbligo a vaccinarsi per il personale sanitario

Il decreto del governo: niente zone gialle ad aprile e zone rosse più stringenti

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31 Marzo 2021 - 19.19


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Il Consiglio dei ministri terminato alle 20:30 circa ha stabilito le nuove misure, più stringenti, da mantenere nel nostro Paese fino alla fine di aprile per arginare il diffondersi del contagio, dovuto soprattutto alle varianti del Covid.
Una delle norme reintrodotte, dopo la deroga concessa durante le vacanze di Pasqua, è che fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi).
Previsto anche l’obbligo di vaccinarsi per tutto il personale sanitario, compresi i farmacisti. 
Le visite a parenti e amici nella zona arancione 
Le visite a parenti e amici, sempre una volta al giorno e al massimo in due, saranno invece permesse nelle zone arancioni ma rimanendo nel Comune di residenza.
Introduzione dell’obbligo vaccinale  –
Avranno l’obbligo di vaccinarsi “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”, secondo la bozza.
La vaccinazione sarà “requisito essenziale” per l’esercizio della professione mentre per chi rifiuta è previsto lo spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”.
Se ciò non è possibile, “per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione”.
Sanzioni per il personale no-vax 
Durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021 la sospensione dei sanitari no vax.
La sanzione scadrà prima se gli interessati ci ripenseranno e si sottoporranno alla vaccinazione o comunque al completamento del piano vaccinale. La sospensione arriverà solo se non sarà possibile l’assegnazione a mansioni diverse del lavoratore che non implicano il rischio di diffusione del contagio.
Scuole fino alla prima media aperte anche in zona rossa 
Si torna poi in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza.
“Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi” fino alla prima media, si legge nella bozza.
Una disposizione che “non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome”.
In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori”.  
No alle zone gialle fino al 30 aprile 
Sempre nella bozza si dice anche che non ci saranno zona gialle in Italia fino al 30 aprile.
“Dal 7 aprile al 30 aprile 2021, nelle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano i cui territori si collocano in zona gialla”, si legge, “si applicano le misure stabilite per la zona arancione”.

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