Matteo Salvini e La Lega, con atteggiamento populista, stanno spingendo più che mai per le riaperture delle scuole, delle attività in Italia e per l’abolizione del coprifuoco ma il ministro della salute ha lasciato trapelare cautela in merito per evitare che ci siano danni incontrovertibili:
“Le riaperture sono irreversibili, non dovremo più temere di dover chiudere. La campagna vaccinale avanza e guardiamo con ottimismo ai risultati ottenuti dai Paesi più avanti di noi, come Inghilterra e Israele”.
Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, in un’intervista al quotidiano La Stampa.
Il rischio delle riaperture, ha spiegato Sileri, “è stato calcolato con buonsenso scientifico e la programmazione è basata sull’andamento dei numeri. Inghilterra e Israele si sono mosse con le nostre stesse tempistiche: perché non dovremmo vedere gli stessi risultati che loro hanno oggi?”.
Circa le preoccupazioni per la riapertura delle scuole, questo “potrà determinare un aumento dei contagi, certo. Arriverà un momento in cui avremo molti più contagi tra i giovanissimi e nei soggetti sotto i 55 anni, semplicemente perché non sono ancora vaccinati. Ma se i nostri anziani sono già protetti, il rischio è minimo”.
Non si poteva allora allungare il coprifuoco oltre le 22? “I numeri attuali, seppur migliori, non sono ancora così buoni da abbattere tutte le restrizioni – ha detto Sileri – Portare l’R0 di molto sotto lo 0,8 permetterà di alleggerire alcune misure e allungare il coprifuoco fino a toglierlo del tutto, ma non corriamo troppo. L’incidenza di contagi è ancora alta. Dobbiamo scendere sotto i 5 casi ogni 10mila abitanti”.
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