Iss: Rt in Italia scende ancora passando da 0,86 a 0,78

L'indice di trasmissibilità diffuso dall'Iss permette a tutte le regioni italiane di entrare in zona gialla. Da lunedì saranno nella fascia a basso rischio

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro
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21 Maggio 2021 - 09.18


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Dalla cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute si apprende che l’indice Rt è sceso ancora nel periodo che va dal 10 a 16 maggio così come sono scesi i casi ogni 100mila abitanti. 
“Questa settimana accelera ancora il calo dell’incidenza”, pari a “73 per 100mila abitanti (10-16 maggio) vs 103 per 100mila (3-9 maggio), dati del flusso dell’Iss”, quanto emerge dalla bozza del report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio dei dati Covid relativi alla settimana dal 10 al 16 maggio. Il dato di incidenza dal flusso ministero Salute è pari a 66/100mila, rispetto a 96/100mila della scorsa settimana.
Tutte le Regioni e Province autonome “hanno un Rt medio inferiore a 1, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1”. Sono dunque “classificate a rischio basso”, evidenzia ancora la bozza. Questa settimana, inoltre, “nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica”.
“Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (19%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.056 (11 maggio) a 1.689 (18 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (19%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 14.937 (11 maggio) a 11.539 (18 maggio)”, evidenzia il documento.
“La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (41,9% contro 40,3% della scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,1% contro 38%).
Infine, il 19,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”, si legge ancora nella bozza, che continua: “Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.565 contro 19.619 la settimana precedente”, precisa il rapporto.

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