Il cardinale Giovanni Battista Re: "Segreteria di Stato ha agito con assenso del Papa"

Di diverso avviso Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, secondo cui “Francesco rimane fuori dalle controversie sulle legislazioni nazionali, questo è chiaro. Attribuibile ad ambienti del clero"

Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio
Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio
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24 Giugno 2021 - 15.38


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Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, dopo la nota verbale della Santa Sede sulla legge contro l’omofobia ha sottolineato:
“Questo intervento” sul ddl Zan “non solo corrisponde al pensiero e al desiderio dei vescovi italiani, ma posso dire che non c’è alcuna contrapposizione con il Papa. Ci mancherebbe”.
“La Curia fa quello che indica il Pontefice, è a suo servizio e agisce ovviamente in consonanza con lui. Non è che la Curia va da una parte e il Papa dall’altra. Per quello che posso dire so che la Segreteria di Stato ha agito con l’approvazione del Santo Padre. Altre letture o ipotesi non le vedo, non ci sono. Vi è unità” ha assicurato Re.
Di diverso avviso Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, in un’intervista a Repubblica, secondo cui “Francesco rimane fuori dalle controversie sulle legislazioni nazionali, questo è chiaro. In questo senso mi sembra una linea, quella della Nota, attribuibile alla Segreteria di Stato”.
Ha aggiunto che si è trattato di “un passo riservato e che tale probabilmente doveva restare anche nella sua sofisticata diplomazia”.

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