Scoperti ad Agrigento 77 "furbetti" del reddito di cittadinanza

Tra loro molti pregiudicati, alcuni finiti agli arresti domiciliari, dediti allo spaccio di stupefacenti o a reati contro il patrimonio come furti e scippi

Agrigento
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30 Luglio 2021 - 19.22


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I furbi che approfittano dei sussidi Statali per le persone meno abbienti o con disabilità ci sono sempre stati e ci saranno, questo però non vuol dire che, misure come il Reddito di Cittadinanza, siano da abolire per questo motivo. E’ sufficiente controllare e sanzionare chi non ne ha diritto.
Sono bastati due mesi di controlli serrati ai carabinieri di Agrigento per portare alla luce decine di furbetti del Reddito di Cittadinanza. 
77 le persone che percepivano indebitamente il sussidio statale, quasi tutti consapevoli di non averne alcun diritto. Lo sapevano molti pregiudicati, alcuni finiti agli arresti domiciliari, dediti allo spaccio di stupefacenti o a reati contro il patrimonio come furti e scippi.
E lo sapevano i componenti di una famiglia, mamma e figlia, che nonostante lavorassero in una pizzeria sul litorale agrigentino preferivano essere pagati in nero pur di continuare ad ottenere il contributo da parte dello stato. 
A Naro, un centro della provincia un imprenditore era stato addirittura malmenato da un suo operaio perché non voleva essere regolarizzato con una formale assunzione ma preferiva continuare a lavorare senza alcun contratto pur di conservare il sostegno economico. 
Ma erano davvero tanti i modi per cercare di truffare lo Stato: c’era chi “dimenticava” di attestare la propria posizione giuridica e chi dichiarava di avere la residenza nella provincia di Agrigento ma in realtà da anni viveva altrove. Somme dunque percepite illecitamente, oltre 750 mila euro quelle quantificate dai militari dell’arma che hanno attivato l’ufficio dell’Inps per il recupero coattivo e la revoca del sostegno.

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