Indagato il dj della discoteca abusiva: istigava i clienti a protestare contro la polizia
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Indagato il dj della discoteca abusiva: istigava i clienti a protestare contro la polizia

I fatti in un locale a Roveredo in Piano dove in 150 stavano ballando senza protezioni. Poi un clima ostile durante i controlli

Discoteca, a Roveredo in Piano, chiusa dopo festino abusivo
Discoteca, a Roveredo in Piano, chiusa dopo festino abusivo
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3 Agosto 2021 - 11.01


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Siamo alle solite: l’Italia è a due passi dalla quarta ondata e i soliti no-mask fanno di testa loro organizzando festini e inneggiando contro chi fa il proprio mestiere.
“State ballando..non è che vada così bene, però se state composti la facciamo andare bene”.
Così il dj di un locale a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, venerdì scorso istigava i 150 clienti in sala alla vista dei poliziotti arrivati per un controllo.
Questa mattina gli agenti dell’Ufficio Polizia Amministrativa e Sicurezza e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone hanno eseguito il provvedimento di chiusura per 30 giorni disposto dal Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio nei confronti della discoteca abusiva dove all’interno sono state trovate persone senza mascherina né distanziamento, con tanto di dj alla consolle e una decina di ragazze con body sgambato, alcune intente a ballare ed altre a girare per i tavoli, tutte dileguatesi immediatamente.
Così come documentato dalle videoriprese degli agenti della Scientifica, il dj creava un clima di ostilità e dalla consolle, con il microfono aperto, e davanti alle persone continuava a dileggiare, provocare e schernire continuamente il funzionario di Polizia e il personale in uniforme, raccogliendo il consenso e gli applausi del pubblico.
In particolare lo stesso dj, indagato per aver offeso l’onore e il prestigio dei Pubblici Ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, apostrofava con tono minaccioso il funzionario della Questura, pronunciando frasi del tipo: ”…si vergogni! …la sto pagando anch’io con le mie tasse ….continuino a fare il loro dovere e intanto sbarcano 1200 clandestini in giro per il mondo e a loro non si fa un c. . .”, il tutto scandito da applausi e rumoreggiare dei clienti, determinando un vero e proprio clima di ostilità e forte intimidazione.

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