Bassetti: "Il Green pass così non serve, meglio congelarlo"

L'infettivologo: "A questo punto è meglio che si decida per l'obbligo vaccinale perché così diventa un tamponificio"'

Matteo Bassetti
Matteo Bassetti
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12 Ottobre 2021 - 12.24


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L’infettivologo, Matteo Bassetti ha sollevato un quesito: il Green pass non ha un’utilità nei luoghi di lavoro in quanto una parte significativa di persone non si vaccinerà. Allora per il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlininco San Martino di Genova tanto varrebbe congelarlo ed applicarlo solo a chi è stato vaccinato o guarito: in pieno stile modello Francese. 
“C’è una parte significavita di persone che non si vaccinerà. Forse occorre pensare ad un Green pass diverso, alla francese, in cui è previsto solo per i vaccinati o i guariti, oppure così non serve. Meglio allora congelarlo per i luoghi di lavoro e ripartire tra un po’ di tempo. Un conto è usare il certificato verde al ristorante, al teatro o allo stadio, ma per entrare a lavoro è diverso. Secondo me a questo punto è meglio che si decida per l’obbligo vaccinale perché così diventa un tamponificio, mentre l’unico modo per avere la sicurezza è fare un tampone il giorno stesso; 2-3 giorni dopo non è la stessa cose e aumentano i rischi”.
Lo ha sottolineato il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in vista della scadenza del 15 ottobre per il Green pass obbligatorio a lavoro e della richiesta delle Regioni di portare a 72 ore la durata della validità dei test per l’ottenimento del certificato.

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