I respiratori acquistati dall'ex commissario straordinario Arcuri sono rimasti inutilizzati: ecco perché

"Fuori dal Coro" fa luce sugli oltre duemila macchinari, costati diecimila euro l'uno, fermi in magazzino perché ritenuti "poco performanti" per i pazienti Covid

Domenico Arcuri
Domenico Arcuri
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

13 Ottobre 2021 - 12.00


ATF AMP

Dopo un investimento sostanzioso, i respiratori polmonari acquistati dall’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, e costati 10 mila euro ciascuno sono rimasti inutilizzati.
I nuovi macchinari, circa duemila, comprati per far fronte alla fase più delicata dell’emergenza sanitaria, infatti, secondo gli anestesisti sarebbero “poco performanti per i pazienti Covid” e quindi non sono mai stati adoperati per i malati con grave insufficienza respiratoria.
Emilpaolo Manno, Direttore del dipartimento di malattie infettive del Piemonte, ha spiegato a “Fuori dal Coro” che: “L’impiego clinico ha mostrato subito delle lacune per i malati in terapia intensiva con polmonite causata da Covid”, per questo motivo i ventilatori sono rimasti fermi nei magazzini da oltre un anno e mezzo. Eppure, diverse regioni hanno segnalato la “modesta qualità” dei macchinari alla struttura commissariale ma, aggiunge Manno: “Non ci è arrivata nessuna risposta”

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version