Capri si arrende alla quarta ondata e chiude la piazzetta il 31 dicembre: niente luci a Capodanno

Sarà un veglione di chiusure e senza quasi turisti per l'isola. Le aspettative degli operatori del settore si sono infrante contro l'onda lunga del virus.

Capri si arrende alla quarta ondata e  chiude la piazzetta il 31 dicembre:  niente luci a Capodanno
Capri, piazzetta
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20 Dicembre 2021 - 10.32


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I festeggiamenti di capodanno a Capri, da due anni a questa parte, non sono più la stessa cosa. La piazzetta illuminata a giorno, la musica e i tappi di champagne che saltano, un ricordo. Sarà un Capodanno di chiusure e senza quasi turisti per Capri. Dopo gli ottimi risultati ottenuti in estate, sulla scia della campagna di vaccinazione e del riconoscimento ‘Covid-free’, l’isola azzurra guardava alle festività natalizie con la speranza di consolidare la ripartenza e tornare ai fasti pre-pandemia.

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E invece le aspettative degli operatori del settore si sono infrante contro l’onda lunga del virus. Niente sold-out per gli alberghi e le strutture ricettive, che serrano i battenti completamente in attesa di tempi migliori, quelli in cui la clientela internazionale può tornare a viaggiare senza quarantene o veti. Una decisione, precisa all’AGI il presidente di Federalberghi Capri, Sergio Gargiulo, assunta da diverso tempo e non legata all’ordinanza della Regione Campania, che ha vietato gli eventi pubblici e quindi anche i tradizionali festeggiamenti in piazzetta.

“Avevamo già pensato di chiudere per questo periodo – spiega Gargiulo, che è anche proprietario dell’hotel Syrene a Capri e del Bellavista ad Anacapri, albergo che nel 2021 ha festeggiato i 100 anni di attività – anche perché è difficile riaprire per pochi giorni. Bisognerebbe tenere prezzi molto alti per coprire le spese fisse e del personale”. Farà eccezione qualche B&B, che offrirà ospitalità a coloro che non vorranno comunque rinunciare al Capodanno caprese.

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Il presidente di Federalberghi accetta di buon grado questa decisione, se sarà utile per una ripresa nei prossimi mesi. “Ci diamo un pizzico sulla pancia – dice sorridendo – meglio chiudere ora e non in estate. Veniamo da un’ottima stagione estiva e ci auguriamo di poter fare ancora meglio nel 2022, sperando che non ci siano contraccolpi legati alla quarta ondata”. La vede così anche il sindaco, Marino Lembo, che ricorda come molte strutture ricettive abbiano approfittato della situazione per effettuare lavori di ristrutturazione e ammodernamento, sfruttando anche i bonus del Governo.

“Condivido pienamente le misure decise a livello nazionale e dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca – sottolinea all’AGI – dobbiamo attenerci alle regole ed essere tutti responsabili. Per i prossimi mesi sono molto ottimista, abbiamo tantissime richieste e sono sicuro che sarà un’altra estate formidabile”. Non ci sono levate di scudi neanche da parte degli operatori della movida, che dopo un 2020 difficile e un 2021 di graduale ripresa, dovranno accettare un nuovo stop per Capodanno. Rispolvera i ricordi degli anni passati Guido Lembo, chansonnier e fondatore della storica taverna ‘Anema e core’, che dal 1994 anima le serate e le notti capresi.

“Che bei momenti abbiamo trascorso – racconta all’AGI – ci sono state tante serate indimenticabili. Quest’anno non sarà così, ma quando si deve fare un sacrificio va fatto, perché non si può rischiare con la vita delle persone, né pensare di compromettere la prossima stagione”. Ma Lembo non ha dubbi sul fatto che “si potrà riguadagnare una certa normalità” e che anche Capri tornerà a essere uno dei luoghi simbolo del turismo e del divertimento.

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