La baby sitter di Modena ha confessato il tentato omicidio del piccolo di 13 mesi che stava accudendo e che ha volontariamente fatto cadere dalla finestra. L’ammissione è stata agghiacciante:
“Ho preso il bambino e l’ho lanciato dalla finestra. Non so perché l’ho fatto. Ho avuto un malore, una sorta di catalessi”. Sono queste, a quanto si apprende, le parole pronunciate durante l’udienza di convalida del suo arresto da Monica Santi.
La donna, arrestata martedì a Soliera (Modena) per il tentato omicidio del bambino di 13 mesi che accudiva, è stata sentita in carcere a Modena, dove ha sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità, dando tuttavia confuse spiegazioni al suo gesto.
Santi resta in carcere, la sua legale non ha voluto chiedere misure alternative, e per lei si profila la perizia psichiatrica: bisogna chiarire cosa sia scattato nella sua mente tanto da portarla a un gesto così estremo. Forse un profondo disagio psichico, mai emerso prima nei quasi cinque mesi di collaborazione in quella famiglia.
Secondo la sua legale d’ufficio, Francesca Neri, la 32enne sarebbe stato colpita improvvisamente da un malessere interiore, tanto da «non riconoscersi più nella propria realtà ma in una parallela». In casa in quei momenti era presente anche una colf: Santi, guardando il bimbo giacere per terra a pancia in giù dopo averlo fatto cadere, si sarebbe rivolta a lei dicendo `Adesso Tommaso è libero´, frase in un primo momento non compresa dalla collaboratrice domestica prima dell’orribile scoperta.
Il piccolo rimane ricoverato al Maggiore di Bologna in condizioni molto gravi: i sanitari fanno però sapere che reagisce bene alle cure e che non è più in immediato pericolo di vita ma la prognosi rimane riservata.