Aveva fatto discutere il caso di Gisella Cardia, la cosiddetta veggente di Trevignano (piccolo comune sul lago, in provincia di Roma) che da tempo dichiarava di parlare con la madonna. Intorno a lei, si era formata una comunità di fedeli che la seguiva e gridava al miracolo quando, diverse settimane fa, la statua della Vergine aveva iniziato a piangere sangue. Le analisi del dna prodotte da un investigatore, però, avevano svelato che il liquido era sangue di maiale.
E’ per questo che Gisella Cardia e il marito Gianni, secondo alcuni dei fedeli, hanno lasciato l’Italia. “Hanno prelevato un’ingente quantità di denaro dalla banca sia personale che dell’associazione, hanno staccato le utenze della casa in affitto a e hanno lasciato l’Italia in macchina, probabilmente hanno raggiunto il cugino di Gisella in Romania”.
“Gisella non è scappata, non è all’estero ma si trova in Italia – spiega a Fanpage.it l’avvocata Anna Orlando – vive asserragliata con la paura di essere attaccata. Non è questo il caso, ma anche se si fosse allontanata per Pasqua come tantissimi altri italiani, dove sarebbe il problema?”.
Luigi Avella, un fedele esperto di Teologia e Marianologia, che ha fatto una donazione al marito di Gisella e alla onlus Madonnina di Trevignano di 123mila euro, prima vicinissimo e assiduo frequentatore della casa della coppia, poi allontanatosene è convinto che i messaggi di Gisella Cardia siano diabolici: “I messaggi che la Madonna ha rivelato nella storia dell’umanità accolti dalla Chiesa cattolica come ad esempio quello rivelati ai pastorelli di Fatima o a Santa Bernadette a Lourdes e posso dire che quello che dice la veggente di Trevignano non ha nulla a che fare con la Vergine Maria, anzi sono convinto che nei suoi messaggi siano demoniaci, diabolici”.