L'educatore ammette di aver violentato la ragazzina: "Sono malato..."

Il 52enne educatore, che svolgeva anche il ruolo di insegnante di religione in un liceo di Reggio Emilia, è stato accusato di violenza sessuale su una quattordicenne durante un ritiro spirituale.

L'educatore ammette di aver violentato la ragazzina: "Sono malato..."
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20 Agosto 2023 - 11.41


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Il 52enne educatore, che svolgeva anche il ruolo di insegnante di religione in un liceo di Reggio Emilia, è stato accusato di violenza sessuale su una quattordicenne durante un ritiro spirituale. Si è autodefinito “malato” e bisognoso di trattamenti, come avrebbe dichiarato al padre della vittima, che lo aveva affrontato poco prima dell’arresto.

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I carabinieri di Rimini e Castelnuovo Monti hanno arrestato l’educatore con l’accusa di atti sessuali su minorenni. Dopo l’incontro con i genitori, il 52enne si è recato presso la sua residenza a Caorle (Venezia), ma ora si trova in detenzione.

Il ritiro spirituale e il rapporto sessuale forzato

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 L’uomo in aprile era andato a Rimini con un gruppo di Gioventù studentesca. Lui stesso è membro dei Memores Domini, un’associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento. E fino a giugno era anche insegnante di religione. Insomma, una persona di “fiducia” per i genitori i quali affidavano i propri ragazzi per i ritiri spirituali. Ed è stato a Pasqua, al ritorno dal ritiro spirituale a Viserbella, frazione della città romagnola, che i genitori della 14enne si sono accorti che qualcosa non andava. La ragazzina appariva turbata tanto da spingere la sorella maggiore ad indagare: dal cellulare è emersa la verità sotto forma di chat inequivocabili. I genitori si sono quindi presentati dai carabinieri per raccontare quello che avevano scoperto. L’episodio di Rimini è punto nevralgico dell’accusa. “Una sera ero turbata per una discussione che avevo avuto con un ragazzo…”, ha raccontato la vittima alla sorella. Ed è stato in quel momento che l’educatore l’aveva invitata nella sua stanza approfittando di quel momento di debolezza e convincendola ad avere un rapporto.

Il secondo rapporto in auto

 Il 23 maggio, anche stavolta di ritorno da un’attività legata al gruppo religioso, il 52enne e la ragazzina avevano avuto un secondo rapporto sessuale, in auto. La vittima aiutata dagli psicologi ha raccontato dei contatti, frequenti, iniziati a dicembre durante una vacanza del gruppo. All’epoca lei si sentiva contenta di quella relazione.

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Il 52enne già immaginava che rischiava l’arresto tant’è vero che aveva assunto un avvocato per presentare istanze alle procure di Rimini e Reggio Emilia circa un fascicolo aperto a suo carico. Ma non aveva avuto risposta positiva perché la procura di Rimini stava raccogliendo prove. Quelle che sono state ritenute schiaccianti e permesso il suo arresto. L’uomo è stato anche sospeso dalle comunità che gli avevano affidato incarichi educativi.

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