Agrigento è allo sbando, scendiamo in piazza": un appello per salvare la città Capitale della Cultura 2025
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Agrigento è allo sbando, scendiamo in piazza": un appello per salvare la città Capitale della Cultura 2025

Agrigento è una città allo sbando, scendiamo in piazza a manifestare, squarciamo questo silenzio indecente. Questo il senso dell'appello che parte dalla Città dei Templi dopo gli arresti riconducibile a un giro di mazzette, per appalti milionari

Agrigento è allo sbando, scendiamo in piazza": un appello per salvare la città Capitale della Cultura 2025
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20 Maggio 2025 - 22.18


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Agrigento è una città allo sbando, scendiamo in piazza a manifestare, squarciamo questo silenzio indecente. Questo il senso dell’appello che parte dalla Città dei Templi dopo gli arresti riconducibile a un giro di mazzette, per appalti milionari, in testa quello per la rete idrica del capoluogo. L’appello è comparso oggi su change.org

 “L’inchiesta giudiziaria e gli arresti di questi giorni – ricorda l’appello – arresti che hanno per oggetto appalti truccati mazzette e corruzione, si inseriscono in uno scenario estremamente deteriorato (ricordiamo anche il caso delle mazzette che hanno portato all’arresto e successiva condanna del capo di gabinetto del sindaco), che vede pubblici funzionari e pezzi significativi del mondo della politica invischiati in affari illeciti e incapaci di fornire servizi efficienti ai cittadini, gravati da costi sempre più elevati”.  

“Il mese scorso – ricorda il documento offerto alla firma di agrigentini e non solo – è stato deliberato dalla Giunta comunale un aumento di circa 40 euro a famiglia della tassa sui rifiuti, incrementando ancor di più il costo del servizio, oggi tra i più cari d’Italia”. Lo scandalo è che, al costo elevato si accompagna la qualità scadente del servizio. “È sotto gli occhi di tutti – si legge – lo stato di abbandono di larga parte della città, il proliferare dei cumuli di spazzatura, l’assenza di un adeguato scerbamento, la chiusura delle isole ecologiche, la mancanza del lavaggio delle strade, l’inesistenza dello spazzamento meccanico”.

E tutto questo, nell’anno che vede la Città dei Templi sotto i riflettori per essere stata scelta Capitale della Cultura. Un appuntamento che la vede sostanzialmente inadeguata, e protagonista di ritardi, sprechi, piccoli scandali quotidiani, ed ora quelli che si prospettano come veri scandali con al centro diversi “colletti bianchi”, in attesa – la città ne è certa – dei padrini politici.


“Anche l’assemblea dei sindaci di AICA, di cui Agrigento è comune capofila,- si ricorda – ha deliberato nei giorni scorsi un aumento del 5.40% della tariffa del servizio idrico: pagheremo bollette più care, mentre la prospettiva di una normalità nell’erogazione dell’acqua è sempre più lontana. Ma quel che più indigna – notano i promotori dell’appello – è scoprire che, mentre noi aspettiamo la nuova rete idrica, chi aveva il compito di far presto pensava, invece, ad allungare i tempi per pilotare l’appalto a favore di imprese amiche, anche se prive dei requisiti patrimoniali e organizzativi richiesti”. 


Oggi i partiti che amministrano la città, una malferma giunta di centrodestra, continuano a stare in silenzio, come se quello che sta succedendo non li riguardasse, come se i reati ipotizzati di corruzione, turbativa degli incanti e frode nelle pubbliche forniture non fossero dei gravissimi delitti contro l’interesse della collettività.  


“Facciamo appello a tutti i cittadini arrabbiati e offesi – chiude l’appello – I malintenzionati che amministrano la cosa pubblica si nutrono della nostra indifferenza. Scendiamo in piazza a manifestare, squarciamo questo silenzio indecente”. I firmatari chiedono la convocazione immediata di un Consiglio comunale aperto alla città:”Si discuta del funzionamento della macchina amministrativa, delle sue inefficienze, delle degenerazioni, del malaffare diffuso”. A firmare l’appello,l’Area Progressista di Agrigento e diverse associazioni : Partito Democratico, Movimento 5 Stelle ,Alleanza Verdi Sinistra,Italia Viva ,Legambiente, ARCI, Agrigento in comune, Agrigento Punto e a Capo, Laici Comboniani, Associazione Adila, Controcorrente,Lottare per Restare

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