Un uomo di 42 anni, Claudio Citro, è morto all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dopo essere stato fermato dalla polizia con il taser. L’episodio è avvenuto alle prime ore del mattino a Massenzatico, dove l’uomo, già noto alle forze dell’ordine e con diversi precedenti penali, avrebbe dato in escandescenze. Per immobilizzarlo gli agenti hanno utilizzato la pistola elettrica, ma i tentativi di rianimazione del 118 si sono rivelati inutili: Citro è deceduto poco dopo il ricovero.
La Procura di Reggio Emilia ha aperto un’indagine per chiarire tempi e modalità dell’intervento e per verificare se la vittima avesse assunto alcol o sostanze stupefacenti. La dinamica, secondo le prime informazioni, sarebbe stata complessa e su più fasi, e sono in corso accertamenti della polizia scientifica.
Quello di Citro non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, infatti, altre due persone sono morte in circostanze simili. A luglio, a Olbia, un uomo di 36 anni è deceduto in ambulanza dopo essere stato colpito con il taser dai carabinieri intervenuti in seguito a un’aggressione. Poche settimane prima, a Genova, un 47enne era morto dopo un fermo durante il quale era stata utilizzata la pistola elettrica.
Tre episodi in pochi mesi che hanno acceso nuovi riflettori sull’utilizzo del taser da parte delle forze dell’ordine in Italia.
