Verso lo sciopero generale al fianco della Sumud

Le navi si raggruppano nel Mediterraneo mentre gli occhi del mondo sono puntati su Gaza e la Flotilla. La Palestina attende e il mondo risponde, in via di definizione le piazze delle manifestazioni di lunedì 22 settembre.

Verso lo sciopero generale al fianco della Sumud
Navi della Global Sumud Flotilla | EPA/MOHAMED MESSARA - Alanews.it
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

20 Settembre 2025 - 22.25 Culture


ATF AMP

“Salam Aleikum”, la pace sia con voi. Così si apre il primo video messaggio di presentazione caricato sulla pagina @humansofgsf, uno spazio social parallelo alla missione della Sumud che raccoglierà i racconti dei volontari e delle volontarie a bordo della Flotilla.

Top Right AMP


Un racconto e un dialogo costante quello portato avanti dalla Sumud, con le persone rimaste nei vari Paesi e tutti quelli che li stanno aspettando. Gaza sa della missione ed è in attesa. Aspetta gli aiuti, il calore ma soprattutto vuole mostrare tutto ciò che sta succedendo che a noi non arriva. La Palestina vuole un microfono libero e la Sumud può diventarlo.

La missione è ripartita ieri dalla Sicilia, nei prossimi giorni le navi già raggruppate incontreranno le imbarcazioni greche. Cinquanta navi, di cui la Shireen di supporto legale, a cui va aggiunta la Life Support di Emergency. 
“La prima notte è trascorsa – spiega la portavoce Maria Elena Delia – ci siamo lasciati alle spalle Malta e stiamo andando in direzione della Grecia dove si ricongiungeranno a noi altre sei barche. Viaggiamo insieme. Sul tracker della Global potete seguirci. L’idea è fare 120 miglia ogni 24 ore compatibilmente con le condizioni del meteo che ieri per esempio nella prima parte della navigata sono state impietose”.

Dynamic 1 AMP

Intanto non rallenta l’organizzazione dello sciopero generale di lunedì 22 settembre e il numero di piazze che ospiteranno manifestazioni è in continuo aggiornamento. «Lo sciopero –  spiega in una nota il sindacato Usb – è indetto in risposta al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell’esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumud Flotilla, che vede a bordo anche lavoratori e sindacalisti italiani impegnati nel portare derrate alimentari e beni di prima necessità alla popolazione palestinese» e coinvolge quasi tutte le categorie di lavoratori, “ci saranno le fabbriche, la logistica, i settori pubblici, la scuola, i vigili del fuoco, il commercio, l’energia. E poi ci saranno gli studenti, con la loro spinta e il loro entusiasmo. Saranno tantissimi e faranno la differenza”

«C’è una lettera del segretario mondiale del sindacato a tutti: a tutti i parlamenti, a tutti i presidenti del consiglio, compresa la nostra, dove si chiede il riconoscimento dello Stato palestinese, di bloccare l’invio delle armi e gli accordi commerciali ma soprattutto si dice no alla corsa al riarmo. Non è il momento di spendere per le armi ma per i diritti e la qualità della vita delle persone»  ha sottolineato  il leader della Cgil Maurizio Landini «Io penso che quello del governo italiano non sia solo un atteggiamento morbido. Di fronte a quello che sta succedendo a Gaza devi decidere dove stai. Se non dici al governo israeliano che si deve fermare e le armi non gliele mandi più, ma invece gliele continuano a mandare, e non sospendi qualsiasi rapporto commerciale, in realtà diventi complice di quello che sta avvenendo».

FloorAD AMP
Exit mobile version