Piantedosi: la gestione 'sfascista' e muscolare dell'ordine pubblico
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Piantedosi: la gestione 'sfascista' e muscolare dell'ordine pubblico

accaduto quello che era facile immaginare. Il governo ha voluto mostrare la forza e chiamare lo scontro, e scontro è stato.

Piantedosi: la gestione 'sfascista' e muscolare dell'ordine pubblico
Manifestazione a Bologna
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Umberto De Giovannangeli Modifica articolo

22 Novembre 2025 - 18.49


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È accaduto quello che era facile immaginare. Il governo ha voluto mostrare la forza e chiamare lo scontro, e scontro è stato. Ore di guerriglia urbana in centro, otto poliziotti feriti e quindici manifestanti identificati, per ora. Ma un bilancio più esatto si potrà fare domani, a cominciare dai danni che scontri e vandalismi hanno provocato alla città, e dai costi che la prova muscolare voluta dai vari Piantedosi, Salvini, Bignami, immagino, con il placet di Meloni, avrà per i cinquecento agenti antisommossa mobilitati, le scuole e le attività commerciali sospese, i cantieri del tram prima fermati e poi devastati. Tutto questo per garantire il “regolare svolgimento” della partita di basket tra Virtus e l’israeliana Maccabi.

Era possibile evitare questa follia? Si. Posto che sarebbe stato se non giusto quanto meno equo escludere le società sportive israeliane dalle competizioni così come è stato fatto con altri paesi responsabili di crimini e violazioni dei diritti umani, a cominciare da quelle russe, le alternative c’erano. Si poteva non giocare la partita senza penalizzare a tavolino la squadra ospitante, oppure si poteva cercare un’altra data o un’altra sede fuori dal centro storico o dalla città, come aveva proposto il Comune con il consenso iniziale di diversi altri soggetti a cominciare dalla Regione e, se ho letto bene, della stessa Virtus.

Insomma, conoscendo i precedenti (Udine docet) e sapendo quanto sia forte l’indignazione e la mobilitazione per il genocidio di Gaza e la protesta contro Israele, si poteva semplicemente usare il buon senso, la prudenza, cercare la mediazione, una soluzione che non mettesse ad alto rischio di incidenti la città.

Invece la destra che ci governa ha voluto l’esibizione di forza, dimostrare che con loro al potere non ci sarà più tolleranza verso le manifestazioni di piazza, verso i movimenti giovanili e le “zecche rosse”, verso la sinistra che da loro si fa condizionare o li protegge. Ha respinto le proposte delle istituzioni e sfidato i manifestanti, ai quali non è parso vero di raccogliere la sfida. A raccogliere i cocci di questa scelta irresponsabile sarà Bologna. E la colpa, naturalmente, sarà di chi la governa, non degli sfascisti di Roma che hanno fatto di tutto per provocare l’incidente.

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